Orari
lunedì | da martedì a domenica |
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chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
Una volta oltrepassato il Famedio, costeggiando i Rialzati di levante, si giunge al Circondante. Bisogna seguirlo quasi fino alla sua estremità, ai limiti dei Giardini cinerari, per raggiungere il monumento Turati-Kuliscioff: non si tratta di una scultura vera e propria, ma di un masso erratico proveniente dalla Valtellina con incisi i nomi dei tumulati, ovvero Filippo Turati, i suoi genitori e la compagna, Anna Kuliscioff.
Filippo Turati (1857-1932), nato in una famiglia borghese (il padre era un alto funzionario statale), fu un giornalista, critico letterario, pubblicista e politico italiano. Anna Kuliscioff (1855-1925) nacque in Russia da una famiglia di ricchi commercianti ebrei, studiò in Svizzera scegliendo inizialmente la facoltà di ingegneria e poi quella di medicina. Tornata in Russia appoggiò le idee del rivoluzionario Pëtr Makarevič, suo primo marito, insieme al quale organizzò proteste sociali. La coppia, avvicinatasi alle idee dell’anarchico Bakunin, fu arrestata e processata. Kuliscioff scappò verso l’Europa occidentale e nel 1877 conobbe Andrea Costa con il quale nel 1881, ebbe la figlia Andreina. Portò a termine i suoi studi di medicina, specializzandosi in ginecologia. Trasferitasi a Milano lavorò insieme ad altre donne, come Alessandrina Ravizza, nei quartieri più poveri guadagnandosi il titolo de "la dottora".
Fra il 1884 e il 1885 Anna Kuliscioff, che aveva posto fine al rapporto con Costa, conobbe Turati e da allora le loro vite furono inseparabili: nel 1889 Turati fondò la “Lega Socialista Milanese”, mentre nel 1891 la Kuliscioff trasformò il suo salotto politico nella redazione della rivista del compagno Critica sociale, e nel 1912 fondò una sua rivista quindicinale La difesa delle lavoratrici. Nel 1892 Turati e la Kuliscioff furono tra i fondatori del Partito dei Lavoratori Italiani (nel 1895 Partito Socialista Italiano). Anna lottò per estendere il diritto di voto alle donne e si batté per la limitazione oraria della giornata lavorativa di donne e bambini, scrivendo il progetto di legge che Turati presentò in Parlamento (fu approvato nel 1902 col nome di legge Carcano). Anna Kuliscioff morì nel 1925. Nel 1926 Turati, grazie a una fuga rocambolesca (a bordo di un’imbarcazione di fortuna in compagnia, tra gli altri, di Ferruccio Parri e Sandro Pertini) si rifugiò in Francia, dove costituì la “Concentrazione antifascista” e dove morì nel 1932.
K.C.
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