Orari
lunedì | da martedì a domenica |
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chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
Alda Merini, nata a Milano il 21 marzo 1931, si rivelò, sin da giovane, dotata di una sensibilità fuori dal comune e di una peculiare capacità espressiva. Esordì, non ancora ventenne, incoraggiata da Angelo Romanò e Giacinto Spagnoletti. Grazie a questi due uomini entrò in contatto con numerosi intellettuali milanesi che la influenzarono nel suo percorso artistico.
Nel 1947, venne internata per un breve periodo nella clinica di Villa Turro, dove le venne diagnosticato un disturbo bipolare che lei stessa definì un come un primo incontro con le ombre della sua mente.
Dopo una travagliata relazione con Giorgio Manganelli, celebre scrittore e critico letterario conosciuto in casa Spagnoletti, nel 1954 sposò il panettiere Ettore Carniti, da cui ebbe quattro figli.
Nel 1965 venne internata per la prima volta nell’ospedale psichiatrico Paolo Pini e cominciò per lei un lungo periodo di silenzio poetico.
La fragilità delle sue relazioni, da lei stessa testimoniata nei suoi versi, la portarono a considerare come una seconda casa gli istituti psichiatrici.
Nel 1979 la Merini ricominciò la sua produzione, scrivendo della sua drammatica esperienza all’interno del manicomio.
Divenne assidua frequentatrice del caffè letterario “La Chimera”, sui Navigli, molto praticato da intellettuali, artisti ed editori. Qui prese l’abitudine di regalare copie manoscritte, o dattiloscritte dei suoi lavori.
Negli ultimi anni della sua vita raggiunse un notevole livello di notorietà, inversamente proporzionale al suo tenore di vita: la poetessa, infatti, abitò una casa colma di oggetti e cianfrusaglie, libri, quadri e fotografie, con il pavimento costellato da mozziconi di sigaretta e le pareti usate come pagine di una rubrica; donò la maggior parte dei suoi risparmi a senzatetto e clochard incontrati lungo il cammino.
La sua abitazione di Ripa di Porta Ticinese 47, lungo l’amatissimo Naviglio, divenne luogo di ritrovo per i più svariati personaggi; letterati, scrittori, pensatori, senzatetto, umili lavoratori, attivisti politici e artisti.
Morì il primo di novembre 2009, ricoverata per un tumore all’ospedale San Paolo di Milano.
Alla sua dipartita, le vennero tributati i funerali di Stato.