Orari
lunedì | da martedì a domenica |
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chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
Sandra Mondaini, insieme a Raimondo Vianello, ha dato vita alla coppia per antonomasia dello spettacolo nel nostro Paese, fuoriclasse del piccolo schermo, regalando il sorriso a generazioni di italiani attraverso il cinema, il teatro e la tv. I due sono entrati in milioni di case con la semplicità, il garbo e l'ironia dei veri signori, guadagnandosi con naturalezza l'affetto di tanti, come un padre e una madre ideali o degli amici di famiglia. Artisti completi, interpreti raffinati, popolari senza essere mai volgari, hanno saputo affermarsi sia come ‘personaggi’ sia come ‘persone’, diventando protagonisti della nostra stessa storia ed un esempio costante per la profonda umanità, la delicata attenzione verso il pubblico e l'impegno sociale.
Maestri di stile, simboli di una tv sobria ed educata, sostenevano a ragione che “lo spirito è senza età”: la loro comicità pura, anglosassone nella forma ma italiana nei contenuti, il loro umorismo sottile erano davvero senza tempo, di una modernità capace di piacere a tutti, giovani e non.
Il loro incontro nel 1958 diede vita a un sodalizio umano e professionale durato oltre mezzo secolo: insieme hanno rappresentato un binomio perfetto sul palcoscenico così come lontano dai riflettori.
Oltre che a teatro, in cui si imposero nella parodia dell’opera pucciniana “Sayonara Butterfly” (1958) e nella rivista satirica “Un juke box per Dracula” (1959), recitarono l'uno accanto all'altra in numerosi film, tra cui “Le olimpiadi dei mariti” (1960), “Ferragosto in bikini” (1961), “Il giorno più corto” (1962), “Le motorizzate” (1963).
Fu soprattutto la televisione a consacrare il successo del duo Mondaini-Vianello come gli ‘sposi d’Italia’, attraverso il racconto tragicomico del loro ménage familiare quotidiano: in Rai con i varietà “Il tappabuchi” (1967), “Sai che ti dico?” (1972), “Tante Scuse” (1974), “Noi... no” (1977), “Stasera niente di nuovo” (1981); sui network privati con “Attenti a noi due” (1982), “Sandra e Raimondo Show” (1987) e, soprattutto, la fortunatissima sit-com “Casa Vianello” che, per quasi vent'anni, dal 1988 al 2007, ha fotografato in modo esemplare un microcosmo matrimoniale fondato sull’'universalità del battibecco e dei tic coniugali.
Nostri concittadini benemeriti, erano stati insigniti della Medaglia d'Oro del Comune di Milano il 7 dicembre del 1991, per essere “la coppia più affiatata, simpatica ed estrosa dello spettacolo italiano. Il loro umorismo garbato e surreale, la loro attenta osservazione del quotidiano, la loro capacità di calarsi nella vita e ricavarne felici composizioni d'interno, hanno costituito uno specchio della realtà dal quale, sorridendo, possiamo trarre conforto”.
Nel privato hanno messo la propria umanità e generosità al servizio della ricerca scientifica: testimonial dell’Airc, l'Associazione italiana per la Ricerca sul cancro, hanno prestato la propria immagine per la battaglia della prevenzione, coniugando talento artistico, responsabilità sociale e solidarietà civile.