Orari
lunedì | da martedì a domenica |
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chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
I cimiteri accolgono, conservano e tramandano le storie di singole persone, o di intere famiglie, divenendo custodi di un racconto corale e collettivo, specchio delle comunità che lo hanno generato. Proprio per la loro complessa natura, costituita da stratificazioni emozionali, sociali, artistiche e culturali, riescono ad esercitare una forte attrazione e a richiamare visitatori, spinti a varcarne cancelli e portoni anche senza la motivazione di far visita ad un congiunto.
Il Monumentale di Milano è uno fra i cimiteri italiani più ricchi di fascino e la sua ecletticità artistica accoglie gli ospiti, immergendoli in una dimensione temporale peculiare: la percezione è quella di una fusione fra passato, presente e futuro, dove gli elementi umani e naturali contribuiscono a creare uno spazio di meditazione e ascolto.
Il percorso proposto vuole amplificare il senso di raccoglimento naturalmente generato dal luogo e conduce alla scoperta di opere che lo stesso loro artefice ha voluto connotare con titoli che invitano alla riflessione, quali “Infinito”, o “Meditazione”. Dal punto di vista dell’esecuzione scultorea, siamo spesso in presenza di allegorie, ossia di figure umane che rappresentano un concetto. Nell’edicola Dall’Ovo, ad esempio, tre giovani donne dall’eleganza classicheggiante, scolpite nel marmo, rappresentano la Meditazione sul dolore della morte, il Dolore muto e il Pianto. Nel Monumento Quaglino, all’interno della Necropoli, un giovane depone un lauro sul sarcofago del defunto: lo scultore ha raffigurato Lo Scibile, misura umana di tutto ciò che può essere appreso e compreso, limite delle creature mortali alla conoscenza del creato.
L’Armonia dolente, dello scultore Leonardo Bistolfi, caratterizzata da linee fluide e accenti simbolisti, porta ad interrogarsi sul fragile equilibrio della vita umana che ciascuno affronta in maniera personale, come sottolinea lo scultore Enrico Butti sviluppando, nell’edicola Macchi-Sommaruga, il tema del contrasto fra la fede in Dio e lo scetticismo.
Lungo il percorso non sarà infrequente confrontarsi con il Tempo impersonato dalla divinità greca Crono, divoratore di tutti gli eventi e simbolo della caducità dell’uomo.
Alle spalle della nota Edicola Campari, sul Rialzato AB di Ponente, ci attende una dignitosa figura femminile che scruta innanzi a sé in atteggiamento riflessivo. Si tratta dell’opera Meditazione, eseguita dallo scultore Antonio Tantardini, che invita l’osservatore ad interrogarsi laicamente sul tema della mortalità. Se ne può trovare una copia in bronzo all’interno della Cripta del Famedio, posta sulla sepoltura del suo stesso autore.
Una volta giunti nel Famedio, Tempio della Fama, dove vengono celebrati i giusti e i meritevoli, volgendo lo sguardo sulla parete di Ponente, sopra l’ingresso, è possibile leggere i seguenti versi di Ugo Foscolo “A egregie cose il forte animo accendono l’urne dei forti”. L’esempio di coloro che non ci sono più deve essere un invito a migliorare noi stessi e a porci obiettivi sempre più alti, come ricorda anche Elias Canetti, scrittore di origine bulgara, Premio Nobel per la Letteratura, in queste brevi righe “Dalla parte dei morti non c’è infatti alcuna forza, ma solo l’indicazione della meta. Essi non possono più guardare negli occhi un l’altro, da uomo a uomo; possono invece infondere in un altro la forza di diventare più di loro”.
B.V.
Monumento Radice - Galleria CD Ponente Superiore, pilastro 168
scultore: Ernesto Bazzaro, anno 1887
Edicola dall'Ovo - Riparto IV, spazio 83
architetto: Antonio Secchi, scultore: Luigi Secchi, anno 1912
Monumento Tantardini - Rialzato AB di Ponente, sotto il porticato, spazio M (alle spalle della Campari) [e nella Cripta]
scultore: Antonio Tantardini, anno 1879
Monumento Baisini - Rialzato A di Ponente, spazio 175-178
scultore: Leonardo Bistolfi, anno 1912
Monumento Molteni - Riparto XIII, spazio 331
scultore: Alfonso Mazzucchelli, anno 1918
Monumento Borghi - Necropoli, spazio 142
scultore: Enrico Butti, anno 1884
Monumento Quaglino - Necropoli, spazio 137
scultore: Achille Alberti, anno 1895
Edicola Rossi - Riparto VII, spazio 173
scultore: Antonio Bezzola, anno 1887
Monumento Rolandi - Rialzato A di Levante, spazio 8-9
scultore: Luigi Panzeri, anno 1909
Monumento Macchi-Sommaruga - Gallerie Superiori di Levante, edicola B, nicchia 76
scultore: Enrico Butti, anno 1908
Monumento Radice - Galleria CD Ponente Superiore, pilastro 168
scultore: Ernesto Bazzaro, anno 1887
Edicola dall'Ovo - Riparto IV, spazio 83
architetto: Antonio Secchi, scultore: Luigi Secchi, anno 1912
Edicola Rossi - Riparto VII, spazio 173
scultore: Antonio Bezzola, anno 1887
Monumento Rolandi - Rialzato A di Levante, spazio 8-9
scultore: Luigi Panzeri, anno 1909
Monumento Macchi-Sommaruga - Gallerie Superiori di Levante, edicola B, nicchia 76
scultore: Enrico Butti, anno 1908