“Il tempo non è nelle nostre mani, il modo di vivere sì”.

In questa frase si racchiude la forza, l’impegno e la passione per la vita di Ada Burrone, che nel 1973, dopo un’esperienza di malattia, fondò Attivecomeprima, Associazione che da oltre quarant’anni accoglie, ascolta e aiuta decine di migliaia di persone. Dipendente presso l’Istituto Tumori di Milano, le venne diagnosticato un tumore al seno all’età di 36 anni, che riuscì a debellare. Con l’appoggio di Pietro Bucalossi e di Umberto Veronesi diede vita all’Associazione, con lo scopo di migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici e dei loro familiari, grazie al prezioso contributo di psicologi, medici, operatori sanitari, volontari ed ex pazienti.

Ada aveva, infatti, compreso che, nel percorso di guarigione, un buon sostegno psicologico ai pazienti, associato ad attività concrete grazie alle quali sentirsi attivi e produttivi, avrebbe aiutato un decorso più disteso della malattia, contribuendo ad una maggiore serenità, anche dei familiari. Ada Burrone e i suoi collaboratori - favorendo la riattivazione della capacità delle persone, dando nuove prospettive di vita e sostenendo i processi di cambiamento e di evoluzione personale, spesso insiti nelle situazioni di sofferenza e malattia - perfezionarono un metodo innovativo, utile a ridurre l’effetto traumatico dell’esperienza del cancro.

Negli anni sono nate altre associazioni con le stesse finalità, ma ad Ada Burrone va riconosciuto il merito di essere stata un’antesignana. Per questo motivo, il 7 dicembre del 2007, il Comune di Milano le ha assegnato la Medaglia d’Oro di Benemerenza.