Riparto Acattolici

Fin dalle fasi progettuali, Carlo Maciachini incluse nel Cimitero Monumentale due riparti dedicati a defunti appartenenti a confessioni religiose diverse da quella cattolica: a ponente i cosiddetti Acattolici (protestanti, greco-ortodossi, armeni), a levante la popolazione ebraica. Entrambi gli spazi concludono simmetricamente il lato sud del Cimitero, inserendosi tra le ali rientranti del complesso delle Gallerie e sono dotati di ingressi autonomi.

Al centro del Riparto Acattolici, diviso in campi, l’edicola Keller, edificata dallo stesso Maciachini con la collaborazione dello scultore Giosuè Argenti e del pittore Luigi Cavenaghi, dedicata al principale promotore della cremazione a Milano, Alberto Keller. Tra le sepolture più antiche spiccano in particolare quelle degli esponenti di alcune famiglie di origine svizzera o tedesca impegnati nell’industria della seta e nell’alta finanza, come i Mylius e i Vonwiller, nella produzione di ceramiche come i Richard, o di orologi come gli Eberhard. Non mancano esponenti del mondo dell’editoria come Ulrico Hoepli il cui monumento si deve ad Adolfo Wildt. Nel tempo il Riparto ha accolto anche le salme di persone che non professano alcuna confessione religiosa, spesso afferenti all’arte e alla cultura, per esempio lo scultore Medardo Rosso.