Nata a Salsomaggiore Terme in Emilia, è stata una delle più importanti scultrici italiane del XX secolo.

Formatasi a Milano all’Accademia di Belle Arti di Brera, nella prima metà degli anni '30 studiò con i più grandi maestri del tempo, come Carlo Carrà, Marino Marini e Giacomo Manzù e frequentò il vivace mondo artistico e intellettuale di quegli anni.

Bianca Orsi visse in prima persona gli orrori della guerra e partecipò alla Resistenza come staffetta partigiana, ricevendo per questo la medaglia di bronzo.

Di quell’esperienza resta una traccia profonda nelle sue opere, caratterizzate da un tratto profondamente espressionista ed energico che richiama il tema centrale di tutta la sua poetica, quello della prevaricazione sull’essere umano.

Protagoniste delle sue opere, esposte in collezioni private e statali in Francia, Svizzera, Stati Uniti e Germania, sono soprattutto le donne, principali vittime delle violenze, soprusi e ingiustizie che lacerano il nostro tempo.

Figura di grande coerenza morale e civile, oltre che artista di altissima ispirazione, le sue opere rappresentano un patrimonio culturale e storico per l’Italia intera, di cui Milano, sua città di adozione, è fiera e orgogliosa.