Bruna Moretti

Bruna Moretti


Bruna Moretti

La storica dell’arte e illustratrice Paola Pallottino cita, in un suo scritto, una breve ma eloquente descrizione che fece di sé Bruna Moretti, detta Brunetta: “Le mie mani, la mia mente non sono mai state inattive. Ho molto letto, studiato, guardato, ascoltato. Io sono fatta di poesia e pazienza”.
Nacque a Ivrea il 3 settembre 1904, dove frequentò il liceo artistico locale, per poi proseguire il suo percorso di studi prima presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e in seguito presso l’Accademia Albertina di Torino. Dalla metà degli anni Venti si stabilì a Milano, dove la sua carriera professionale decollò, grazie alla collaborazione come illustratrice con numerose riviste specializzate e giornali locali e a contributi su pubblicazioni di rilievo, come Il Corriere della Sera o il Corriere dei Piccoli.
Nel 1930 sposò Filippo Mateldi, conosciuto a Torino durante gli anni dell’Accademia Albertina, pittore, illustratore e animatore del teatro futurista di Marinetti.
Nel dopoguerra realizzò le sue illustrazioni per campagne pubblicitarie significative, creando manifesti, marchi e pagine pubblicitarie. Nel 1956, la crescente notorietà le permise di allestire una mostra personale a Milano, presso la galleria Apollinaire.
Nel 1958 volò oltreoceano, invitata ufficialmente da Diana Vreeland, direttrice della rivista Harper’s Bazaar, per collaborare come disegnatrice e grafica, unica italiana.
Nel frattempo ebbe inizio anche una lunga collaborazione con L’Espresso, che durò fino al 1976. Insieme alla giornalista Camilla Cederna curò la rubrica settimanale dal titolo “Il lato debole”, che descriveva con ironia i costumi e le mode di quel momento, vale a dire gli anni ’70, una decade densa di significativi cambiamenti.
Arrivarono anche i primi riconoscimenti ufficiali: il londinese Sunday Mirror, nel 1962, la inserì tra le “Eighteen of the world’s most powerful women” e nel 1969 vinse il “Premio illustrazione e premio giornalistico Irene Brin”, bandito dal settimanale Epoca.
Nel 1980 ricevette l’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano. 
Nello stesso anno pubblicò una selezione degli ormai numerosissimi disegni, schizzi e bozzetti eseguiti in oltre cinquant’anni di attività. Lo stile artistico di Bruna Moretti, connotato da un forte eclettismo, si è distinto per stilemi in continua evoluzione, influenzati dai numerosi stimoli raccolti - grazie allo spirito d’osservazione e alla sensibilità - nel corso di visite ad atelier, gallerie d’arte e musei. In tutta la sua lunga carriera di illustratrice è rimasta comunque immutata la grande qualità dei disegni: sintetici, dinamici, incisivi e molto ironici. 

Morì a Milano il 1° gennaio 1989.

Scheda defunto

Nome
Bruna
Cognome
Moretti
Data e luogo nascita
1904
Data e luogo morte
1989
Professione
Illustratrice