Orari
lunedì | da martedì a domenica |
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chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
“Il problema italiano è quello di recuperare a difendere le risorse ambientali, se vogliamo mantenere un’agricoltura e una zootecnica di qualità. Bisogna rendersi conto che il cittadino ha una duplice figura: è produttore di merci e anche di servizi, è il miglior agente della difesa ambientale. Il fatto è che chi coltiva la terra, oggi, invece di venire ricompensato dalla comunità se difende gli equilibri ambientali, viene ricompensato solo se li abbandona, li sconvolge o li distrugge”. Queste frasi di Laura Conti dimostrano la sua passione ed il suo impegno per l’ambiente e il sociale.
Nacque a Udine nel 1921 e si laureò a Milano in Medicina nel 1948.
Dopo la specializzazione in ortopedia lavorò nella nostra città come traumatologo e ortopedico all’INAIL e nei servizi di medicina scolastica.
Alla professione affiancò l’attività politica, prima nel PSIUP, poi nel PCI.
Tra il 1960 e il 1970 fu consigliere provinciale di Milano e tra il 1970 ed il 1980 Consigliere della Regione Lombardia.
Alle elezioni politiche del 1987 fu eletta alla camera dei Deputati, dove seguì in particolare i lavori della Commissione Agricoltura.
Fu anche scrittrice e divulgatrice scientifica, collaboratrice e dirigente della Casa della Cultura, attiva collaboratrice di importanti associazioni e riviste ambientalistiche. Nei suoi articoli e saggi si occupò di droga, ambiente, malattie infantili, inquinamento, assistenza, democrazia, problematiche sociali e culturali.
Nel 1976, quando in Brianza scoppia il “caso ICMESA” con la disastrosa fuoriuscita di diossina, Laura Conti si mette a fianco degli abitanti, difendendone con la sua attività il diritto alla salute, e dimostrando il rapporto causale tra l’emissione di sostanze inquinanti e tumori, aborti spontanei, malformazioni.
Dopo la scomparsa, il suo archivio è stato lasciato alla Fondazione Micheletti di Brescia.