Orari
lunedì | da martedì a domenica |
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chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
Costanza Trotti Bentivoglio Arconati (1800-1871) intervenne insieme al marito Giuseppe Arconati Visconti nei movimenti carbonari del 1821, collaborando con i circoli antiaustriaci di Milano e dovendo di conseguenza ripiegare in esilio, fino alla concessione di un'amnistia nel 1838. Ricoprì un ruolo rischioso e delicatissimo, facendo da messaggera tra i cospiratori che si opponevano alla dominazione straniera a Milano, con il costante pericolo di essere braccata dalla polizia austriaca. Attratta dai contatti con gli ambienti liberali, la Trotti Arconati soggiornò spesso a Parigi, Berlino e Bruxelles, non per vezzi di mondanità ma per alimentare, tramite l’organizzazione dei suoi salotti, lo spirito liberale che avrebbe dettato le trasformazioni storiche della borghesia ottocentesca. Durante le Cinque Giornate, nel 1848, la donna presenziò a Milano per incoraggiare i moti di liberazione, segno che nonostante il piglio europeo delle sue frequentazioni non avrebbe mai abdicato ai suoi impegni politici, mantenendo la volontà di contribuire a quei fuochi patriottici che intanto si stavano accendendo in tutta Italia.