Orari
lunedì | da martedì a domenica |
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chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
È stata Concetta, la timida figlia del principe ne “Il Gattopardo” di Luchino Visconti, ma anche Edvige nella rappresentazione teatrale di Luca Ronconi de “L'anitra selvatica” di Henrik Ibsen.
Dal palcoscenico al grande schermo passando per la televisione, Lucilla Morlacchi è stata una delle più intense e straordinarie interpreti dell'ultimo quarto del secolo scorso.
Diplomata all'Accademia dei Filodrammatici di Milano, debutta nel 1955 con la compagnia di Ernesto Calindri e Lina Volonghi.
L'incontro che le cambia la vita è con Luchino Visconti che la sceglie prima per “L'Arialda” di Giovanni Testori, poi per “Il giardino dei ciliegi” di Anton Cechov e per “Il Gattopardo”.
Da qui decolla un'intensa carriera costellata di meritatissimi riconoscimenti, tra cui il Premio Duse, il Premio Ruggeri, il Premio San Genesio, il Flaiano.
Dopo un florido periodo al teatro Stabile di Genova, dove negli anni Settanta e Ottanta mette in scena testi di Euripide, Shakespeare, Goldoni, Pirandello, torna a Milano, dove insieme a Franco Parenti fonda il Pierlombardo.
Magistrali le sue interpretazioni ne “La monaca di Monza” e “I promessi Sposi alla Prova” scritti appositamente per lei da Giovanni Testori.
Tra le sue ultime apparizioni teatrali, si ricorda quella accanto a Stefano Accorsi ne “Il dubbio” di John Patrick Shanley per la regia di Sergio Castellitto.