Orari
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Teresa Casati Confalonieri nacque a Milano il 17 settembre 1787 da una famiglia nobile e visse la sua fanciullezza tra gli agi assicurati dalla sua elevata estrazione sociale, ricevendo una ricca e raffinata formazione culturale. Il 14 ottobre 1806, Teresa sposò il conte Federico Confalonieri, detto il “Conte Aquila”, noto patriota. I due ebbero un legame molto forte e il Conte Confalonieri coinvolse Teresa nel suo impegno politico, chiedendole spesso confronto e consiglio e dando prova di grande stima nei confronti della moglie.
A seguito del matrimonio, Teresa divenne dama di corte al servizio della viceregina d’Italia Augusta di Baviera e continuò a frequentare ambienti nobili nel corso di tutta la sua vita, grazie alle importanti connessioni coltivate da lei e dal marito. I due ebbero un solo figlio, Francesco, morto ancora bambino in circostanze poco chiare.
Il costante dialogo con il marito su temi politici e culturali la portò ad abbracciare posizioni più liberali rispetto a precedenti simpatie napoleoniche; dalle sue lettere si evincono curiosità, attenzione per i dibattiti ideologici del tempo e un’acuta intelligenza. Federico Confalonieri, per le sue simpatie politiche militanti che lo portarono a partecipare alle rivolte del Regno di Sardegna contro gli austriaci, nel 1823 fu condannato alla pena capitale. Questo avvenimento segnò profondamente Teresa e la spinse a recarsi spesso a Vienna per richiedere alla coppia imperiale, Francesco I d’Asburgo e Carolina Augusta di Baviera, la grazia per il marito. Grazie alla sua intercessione, nel 1824 la condanna di Federico fu commutata nel carcere a vita da scontare nella fortezza dello Spielberg.
Teresa dedicò gli anni successivi a ottenere una diminuzione di pena per il marito escogitando anche, nel 1829, un piano di evasione che però fallì. Per cercare di smuovere ulteriormente Francesco I, si rivolse ad Alessandro Manzoni che, nel 1830, compose per lei una supplica, finita purtroppo inascoltata.
Teresa morì il 26 settembre dello stesso anno, mentre si trovava nel palazzo di una nobile famiglia brianzola a lei vicina, i Vidiserti, ormai stanca a causa dei numerosi tentativi infruttuosi di liberare il marito dal carcere. Il suo epitaffio tombale, collocato nella parte posteriore del tempietto dorico che decora la sua sepoltura presso il Mausoleo Casati Stampa di Soncino nel cimitero di Muggiò, venne dettato da Alessandro Manzoni, con cui aveva mantenuto un rapporto di amicizia. L’epitaffio recita:
“TERESA NATA DA GASPARE CASATI E DA MARIA ORRIGONI | IL XVIII SETTEMBRE MDCCLXXXVII MARITATA A FEDRIGO CONFALONIERI | IL XIV OTTOBRE MDCCCVI ORNÒ MODESTAMENTE | LA PROSPERA FORTUNA DI LUI L'AVVERSA SOCCORSE CON L'OPERA | E PARTECIPÒ CON L'ANIMO QUANTO AD OPERA E AD ANIMO UMANO | È CONCEDUTO CONSUNTA MA NON VINTA DAL CORDOGLIO | MORÌ SPERANDO NEL SIGNORE DEGLI AFFLITTI IL XXVI SETTEMBRE MDCCCXXX | GABRIO ANGELO CAMILLO CASATI ALLA SORELLA AMANTISSIMA | ED AMATISSIMA ERESSERO E A SE PREPARARONO QUESTO MONUMENTO | PER RIPOSAR TUTTI UN GIORNO ACCANTO | ALLE OSSA CARE E VENERATE | VALE INTANTO ANIMA FORTE E SOAVE NOI PORGENDO | TUTTAVIA PRECI E OFFRENDO SAGRIFIZI PER TE | CONFIDIAMO CHE ACCOLTA NELLA ETERNA LUCE DISCERNI ORA | I MISTERI DI MISERICORDIA NASCOSTI QUAGGIÙ | NEI RIGORI DI DIO”.