Orari
lunedì | da martedì a domenica |
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chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
L’edicola Biffi, opera dell’architetto Giovanni Battista Bossi (1864-1924), è stata realizzata per l’industriale e chimico Antonio Biffi (1831-1908), proprietario del più importante stabilimento italiano per la produzione di acido solforico, la ditta “Candiani e Biffi”, fondata nel 1862 insieme al farmacista Giuseppe Candiani (1830-1910) e situata nei pressi del quartiere di Porta Genova.
Di stile lombardo, ma con accenni all’architettura bizantina, rilevabili nella pianta a croce greca appena accennata e ripresa simbolicamente nell’elemento decorativo marmoreo posta sulla sommità dell’imponente cupola, l’edicola si presenta ricca di dettagli ornamentali, molti dei quali eseguiti a traforo nel marmo. La sepoltura è realizzata con pietra bianca di Mazzano (affine alla pietra bianca di Botticino) che le conferisce un aspetto elegante e solenne caratterizzato da una cromia chiara e uniforme ed è impreziosita dal gioco di ombre creato dai numerosi fregi, così come dagli elementi fitomorfi e geometrici che la rivestono. L’architettura si presenta alta e imponente, con una spiccata tensione verticale: nel corpo intermedio è inserita una slanciata finestra traforata e, sopra un tetto dal profilo rialzato, si impostano il tamburo e la cuspide finale.
La lunetta sopra l’ingresso presenta un prezioso mosaico su fondo oro con al centro l’arcangelo Barachiel, uno dei sette arcangeli della tradizione ortodossa e cattolica orientale, riconoscibile da una rosa tenuta in mano stretta al petto e il manto dorato. Fu eseguito su disegno preparatorio di Lodovico Pogliaghi, lo scultore, pittore e scenografo italiano noto per aver lavorato alla realizzazione delle porte centrali del Duomo di Milano, nonché autore dei cartoni per le lunette dello stesso Famedio del Cimitero.
Giovanni Battista Bossi, figlio dell’architetto Francesco Bossi, nacque a Novara e condusse studi di ingegneria, poi di pittura, infine di architettura. Nipote di Giuseppe Mengoni, autore della nota Galleria Vittorio Emanuele a Milano, a Milano lavorò soprattutto per la piccola e media borghesia, progettando abitazioni e ville. Al Cimitero Monumentale si ricordano, fra le sue opere, la sepoltura De Benedetti e l’Edicola Mattai Del Moro.
E.F.
Questo Monumento è parte dei seguenti percorsi in evidenza:
- Mosaici al Monumentale