Monumento Mascetti

Monumento Mascetti


Monumento Mascetti

Scheda

Denominazione:
Monumento Mascetti
Posizione:
Riparto IX, spazio 320
Autore:
Michele Vedani (scultore)
Data esecuzione:
1916

In un angolo un po’ nascosto del Riparto IX si trova il monumento funerario di Angelo Mascetti detto Angioletto (1898 – 1915). È contraddistinto dalla presenza di una scultura in bronzo che riproduce a dimensioni naturali un giovane steso a terra con la testa reclinata su un masso. Il giovane è in abbigliamento alpinistico, indossa scarponi chiodati e fasce alle gambe, come i soldati della Grande Guerra. La camicia è sbottonata e lascia scoperta una parte del torace. Al suo fianco, in piedi, c’è la madre, rappresentata come una Madonna. Il gruppo scultoreo richiama, nella sua composizione, la raffigurazione della “Pietà”. L’autore, Michele Vedani (1874-1969), realizzò l’opera nel 1916 con il titolo di Sciagura Alpina.

Angelo fu uno studente milanese, appassionato di alpinismo, iscritto al Club Alpino Italiano (CAI) ed esperto conoscitore delle montagne verbanesi. Nel corso di una traversata del Monte Zeda trovò la morte a soli 17 anni. La comitiva che intraprese l’escursione era composta da Mascetti e da due amici, partiti da Intra la mattina del 19 ottobre 1915. Il giorno dopo, complici le condizioni atmosferiche sfavorevoli, i tre persero l’orientamento e imboccarono un sentiero pericoloso, per lo più coperto di neve. Angioletto mise un piede in fallo e precipitò in un burrone di quasi quattrocento metri. Sopravvissero i due compagni di sventura, che portarono la terribile notizia a valle.

Il recupero della salma fu molto difficoltoso, anche a causa delle asperità del territorio, possibile però con l’aiuto di una squadra di soccorso alpina e la guida dei compagni di Mascetti. Celebrati i suoi funerali, Angioletto venne poi trasportato e sepolto a Milano, al Cimitero Monumentale. Insieme ad Angelo Mascetti riposano il padre Giuseppe e alcuni membri della famiglia Brivio.

Il complesso scultoreo del Monumento Mascetti reca la firma dello scultore Michele Vedani (1874-1969), autore molto conosciuto e prolifico all’interno del Cimitero Monumentale fin dagli inizi della sua carriera. Allievo di Enrico Butti (1847-1932) presso l’Accademia di Brera, fu esponente di spicco del Liberty e del Simbolismo italiano. Vedani è autore di alcune delle opere più significative del Cimitero Monumentale, in particolare l’Edicola Bonelli (1907), l’Edicola Biraghi Cornalba (1908) e l’Edicola Branca (1912). Lo scultore stesso riposa al Monumentale, nella sepoltura di famiglia vegliata da una figura femminile, ritratto della figlia Erminia, scolpita da Vedani stesso nel 1932.

 

C.Z.

Questo Monumento è parte dei seguenti percorsi in evidenza:
Alpinismo - Alte vette, fiori recisi

In evidenza

Alpinismo - Alte vette, fiori recisi
Ponzoni_dettaglio

Alpinismo - Alte vette, fiori recisi