Bianca Milesi Mojon

Bianca Milesi Mojon


Bianca Milesi Mojon

Bianca Milesi Mojon (1790-1849) viaggiò in gioventù tra Milano e Roma, assecondando il suo talento di pittrice e studiando arti figurative sotto l’egida di maestri come Francesco Hayez ed Antonio Canova. Ristabilitasi a Milano nel 1814, dopo alcuni anni trascorsi in Europa, iniziò a partecipare attivamente ai salotti antiaustriaci ed antifrancesi guidati dall’iniziativa di Felice Confalonieri, organizzando riunioni e mobilitazioni insieme alla cugina Metilde Viscontini. La residenza di Bianca Milesi diventò un luogo d’incontro non solo per i simpatizzanti della causa indipendentista, ma anche per intellettuali, artisti, poeti e filosofi, ospiti di estrazione non solo nobile, ma anche borghese e addirittura popolare. Spirito illuminato, avanguardista e rivoluzionario, si dice che la Milesi non si separasse mai da una copia dell’Epistola sulla Tolleranza di John Locke. Dopo le cospirazioni degli anni Venti, e dopo essere stata arrestata ed interrogata con l’accusa di attività sovversive contro il governo austriaco, per la sua incolumità venne costretta alla fuga; ritornerà in Italia dopo un’altra permanenza in Europa, stavolta prendendo dimora a Genova, e sposando il medico ligure Benedetto Mojon; qui si dedica all’insegnamento, rimanendo una figura di vitale ispirazione per i moti risorgimentali degli anni successivi.

Scheda defunto

Nome
Bianca
Cognome
Milesi Mojon
Data e luogo nascita
22 Maggio 1790, Milano
Data e luogo morte
8 Giugno 1849, Parigi
Professione
Pittrice, scrittrice, educatrice, patriota con un ruolo di primo piano nei moti carbonari del 1821.