Leyla Gencer

Leyla Gencer


Leyla Gencer

Divina della lirica del Novecento, voce tra le più emozionanti e profonde del mondo dell’opera, Leyla Gencer è stata regina del Teatro alla Scala per oltre mezzo secolo; segnandone indissolubilmente la storia. Leggendario soprano turco, interprete ideale del melodramma italiano ottocentesco, ha contribuito al Rinascimento donizettiano e rossiniano e alla riscoperta del primo Verdi.

Nata a Istanbul nel 1928, cresciuta nella Patria rinnovata e moderna di Atatürk, perfezionò gli studi al Conservatorio accanto a maestri di fama internazionale come Giannina Arangi-Lombardi, celebre cantante e docente al Teatro di Ankara, che vide in Leyla Gencer la propria erede. Dopo l'esordio in Turchia con la “Cavalleria rusticana” nel 1950, si affermò giovanissima in Italia: nel 1953 debuttò al San Carlo di Napoli e, nel 1957, alla Scala nel ruolo di Madame Lidoine nella prima mondiale dei “Dialoghi delle Carmelitane” di Poulenc. Nello stesso anno fu solista nel “Requiem” di Verdi, diretta da Victor De Sabata, per i funerali solenni di Arturo Toscanini in Duomo officiati dal Cardinale Montini, futuro Papa Paolo VI. Sul palcoscenico del Piermarini Leyla Gencer rimase fino al 1983, consegnando alla memoria della città le sue interpretazioni raffinate e ricche di pathos per un totale di 19 titoli, tra cui “La forza del destino”, “Don Carlo”, “Aida”, “Macbeth”, “Norma”, “Alceste”. Terminate le esibizioni in pubblico, Leyla Gencer consolidò il proprio sodalizio con la Scala, la sua “seconda casa”, nelle vesti di direttore artistico e docente dell’Accademia di Canto: chiamata dal Maestro Riccardo Muti e dal Sovrintendente Carlo Fontana, dedicò la propria arte, le proprie energie e la propria esperienza alla formazione e alla crescita di giovani talenti.

Protagonista amata e acclamata sulla scena internazionale - dalla Royal Opera House di Londra al Bolshoi di Mosca, dal Liceu di Barcellona al Colòn di Buenos Aires — ha arricchito le realtà culturali, sia centrali sia periferiche, del territorio milanese: la Piccola Scala con le liriche di Chopin, il Piccolo Teatro con il progetto Faust di Giorgio Strehler, il Teatro Quartiere Gratosoglio nei numerosi recital e concerti allestiti grazie al decentramento dello spettacolo promosso da Paolo Grassi.

Accostata dai critici a Maria Callas per repertorio, fraseggio e personalità, è stata nominata artista di Stato in Turchia e insignita di numerose onorificenze in Italia e nel mondo, tra cui il Premio Verdi, il Premio Donizetti, il Bellini d'Oro, il Puccini Honor Award della Licia Albanese-Puccini Foundation di New York. Il 7 dicembre del 1986 il Comune di Milano le ha conferito la Medaglia d’Oro per aver “dimostrato nel corso della sua carriera una straordinaria intelligenza interpretativa unita a una non comune tecnica vocale”. Orgogliosa nel definirsi “turca, italiana e milanese”, il nome di Leyla Gencer compare nel Dizionario biografico delle donne lombarde.

Scheda defunto

Nome
Leyla
Cognome
Gencer
Data e luogo nascita
1928, Istanbul
Data e luogo morte
2008, Milano
Professione
cantante lirica