Mila Schön

Mila Schön


Mila Schön

Ambasciatrice dell'eleganza di Milano nel mondo, Mila Schön ha contribuito all'affermazione della moda e della creatività italiane.

Nel 2008, anno della sua morte, è ricorso il 50° anniversario della sua straordinaria carriera: un impegno riconosciutole non solo dagli addetti ai lavori ma anche dal grande pubblico e dal Comune di Milano che, il 7 dicembre del 1987, le ha conferito la Medaglia d'Oro e, il 19 settembre 2007, ha inaugurato a Palazzo Reale la mostra “Linee, Colori, Superfici” dedicata alla “Signora dello stile”.

Mila Schön era nata a Trau, in una piccola isola della Dalmazia, e nella nostra città si era trasferita nel 1940, al seguito del fratello giornalista Nino Nutrizio, direttore della Notte.

Nel 1958 aprì un piccolo atelier in via San Pietro all’Orto e disegnò i primi modelli ispirandosi ai grandi sarti francesi come Balenciaga. Nel 1965 sfilò per la prima volta a Palazzo Pitti, nel cuore di Firenze, imponendosi soprattutto nel prét-à-porter di classe e legando gran parte del proprio successo di quegli anni all'invenzione del tessuto double.

Grazie alla prima collezione monocromatica fiorentina basata su oltre 20 sfumature di viola, l'International Herald Tribune definì Mila Schön “The Italian Coco Chanel”, consacrandone così il successo internazionale che la vide vincitrice dell’Oscar del colore a Houston nel 1966.

In quello stesso anno la stilista inaugurò nella storica via Montenapoleone la sua prima boutique, cui seguirono numerosi altri negozi in ogni continente. Autrice di sofisticate collezioni di abbigliamento e di linee di accessori sia maschili sia femminili, disegnò anche le divise per le hostess dell’Alitalia e dell'Iran Air.

Maestra del buon gusto, attenta a cogliere tutte le novità della ricerca nel campo della moda, capace di portare la sperimentazione in sartoria e di inventare nuovi linguaggi, Mila Schön trovò ispirazione nei Grandi dell’arte moderna - Klimt, Mondrian, Calder, Vasarely, Pollock, Fontana — caratterizzandosi per uno stile essenziale, sobrio, sempre raffinato e pienamente coerente con la sua visione della vita e del lavoro: “Io noto solo il brutto delle cose — sosteneva Mila Schön — eliminandolo rimane il bello”.

L'eleganza e il “lusso silenziosamente opulento” delle sue creazioni conquistarono le donne più celebri di un'epoca: Jacqueline Kennedy, Ira Furstenberg, Mina, Marella Agnelli, quelle della famiglia Rockefeller.

Commendatore della Repubblica, ha ricevuto il Leone d'Oro premio speciale per la moda nel 1985 e, due anni dopo, la Civica Benemerenza del Comune di Milano.

Scheda defunto

Nome
Mila
Cognome
Schön
Data e luogo nascita
1916
Data e luogo morte
2008
Professione
stilista