Edicola Castiglioni

Edicola Castiglioni


Edicola Castiglioni

Scheda

Denominazione:
Edicola Castiglioni
Posizione:
Necropoli, spazio 115
Autore:
Ercole Balossi Merlo (architetto), Alfredo Sassi (scultore)
Data esecuzione:
1908

L’edicola della famiglia Castiglioni è stata commissionata dall’industriale e benefattore Carlo Castiglioni (1853-1930) nel 1908, dopo la morte della moglie.
L’ architetto Ercole Balossi Merlo (1842-1922) e lo scultore Alfredo Sassi (1869-1952) si ispirarono, per il progetto, allo stile classico romano ed al neoclassico settecentesco, facendo largo uso di archi, cupole e volte.
Su una superficie di circa 25 metri quadri, si erge l’edicola composta da due corpi distinti: quello sottostante ha pianta quadrata, pilastri angolari, colonne con capitelli corinzi e si innalza fino ad un’altezza di 7 metri; quello superiore è costituito da un tempietto aperto, il cui tamburo ottagonale poggia su colonne scanalate di stile corinzio e termina con una cupola decorata a mosaico.
Sulla parte frontale dell’edicola è posto un gruppo scultoreo in pietra d’Istria, raffigurante l’allegoria della Beneficenza che, assisa su uno scranno, sorregge un cartiglio con la mano sinistra e con la destra cinge un giovane.
Carlo Castiglioni, nato nel 1853 da una famiglia patrizia milanese, si laureò in ingegneria presso il Politecnico di Milano. Progettò e diresse gratuitamente i lavori per la sistemazione interna del Teatro dell'Accademia dei Filodrammatici e presentò uno dei primissimi progetti di metropolitana per il capoluogo lombardo.
Morì il 20 ottobre 1930 disponendo una cospicua somma a favore dell'Ospedale Maggiore.

Ercole Balossi Merlo, anch’egli sepolto al Monumentale, al Riparto Circondante di Ponente, è stato un architetto noto, in particolare, per i suoi interventi urbanistici nella città di Pavia finalizzati all’edificazione della Cupola Arnaboldi, posta a coronamento di una piazza ottagonale coperta e rassomigliante a quella di Galleria Vittorio Emanuele a Milano. Suoi anche i progetti per il vecchio ospedale di San Gerardo a Monza e gli interventi di modifica e sopraelevamento di Palazzo Marliani a Milano.
Alfredo Sassi frequentò l’Accademia di Belle Arti di Brera e fu allievo di Ambrogio Borghi. Abbracciò lo stile scapigliato, così come quello Liberty, per approdare poi al neomichelangiolismo dei rodiniani.

 

G.T. 

 

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