Edicola Treccani

Edicola Treccani


Edicola Treccani

Scheda

Denominazione:
Edicola Treccani
Posizione:
Riparto VI, spazio 132
Autore:
architetto: Enrico Barbieri, ingegnere: Leonida Almagioni, scultore: Emilio Monti
Data esecuzione:
1942-1944

Percorrendo il viale centrale del Cimitero Monumentale, alla fine del secondo riparto, sulla destra, si trova l’edicola Treccani: un grande parallelepipedo al quale si accede da un’ampia porta a vetri impreziosita dai monogrammi di Maria e di Gesù e dai simboli del lavoro, sia industriale sia agreste. Al di sopra della porta è stata collocata nel 1948 una statua della Madonna con Gesù e San Giovanni, opera di Emilio Monti, che ha sostituito lo stemma di famiglia. Sul lato posteriore, invece, si può osservare una vetrata istoriata con gli episodi della Via Crucis.
Giovanni Treccani degli Alfieri (1877-1961), proveniente da una famiglia benestante (padre farmacista e madre aristocratica bresciana) si formò in Germania come operaio tessile. Questa esperienza gli permise, una volta rientrato in Italia, di diventare con tempo un solido industriale tessile. Dedicò il suo impegno imprenditoriale anche ad alcune aziende chimico-meccaniche, alla banca Credito commerciale e alla Siemes italiana; manifestò inoltre un forte impegno culturale diventando un grande mecenate: fondò, infatti, associazioni volte a valorizzare la storia risorgimentale e la cultura italo-germanica, fu presidente del museo Teatro alla Scala, finanziò l’Accademia dei Lincei e donò allo stato la Bibbia di Borso D’Este. Il suo merito maggiore, però, fu la fondazione, insieme a Giovanni Gentile, dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, nel 1925, volta alla pubblicazione del Dizionario Biografico degli Italiani e l’Enciclopedia Italiana di scienze, lettere ed arti. Dopo l’industria e la cultura, vennero la politica e i riconoscimenti pubblici: divenne senatore del Regno nel 1924; fu insignito del titolo di conte nel 1937 e due anni dopo gli fu offerta la laurea honoris causa in lettere dall'università degli Studi di Milano. Tra i suoi figli, si ricorda Ernesto (1920-2009) celebre pittore, esponente e fondatore del gruppo Corrente, movimento formato perlopiù da giovani artisti che proponevano un linguaggio sperimentale, audace e libero in opposizione all’arte di regime del tempo. Ernesto, antifascista, partecipò attivamente alla Resistenza e nel dopoguerra aderì al Partito Comunista Italiano.
Enrico Barbieri, al Cimitero monumentale realizzò anche l’edicola Lodovico Coulliaux.
Emilio Monti si formò all’Accademia di Brera seguendo, tra gli altri, gli insegnamenti di Giannino Castiglioni, scultore particolarmente prolifico presso il Cimitero Monumentale. Monti fu un apprezzato scultore e medaglista, si distinse particolarmente nei ritratti: si segnalano la medaglia dedicata ad Enrico Forlanini e quella giubilare per l’anno santo del 1950 con l’effige di Papa Pio XII. Collaborò per circa quarant’anni con la Ditta Johnson di Milano, lavorò per la The Franklin Mint alla realizzazione di un corpus di medaglie illustranti scene bibliche ed insegnò per vent’anni presso la Scuola d’Arte applicata all’industria del Castello Sforzesco.

K.C.

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