Orari
lunedì | da martedì a domenica |
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chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
Nei giardini che si estendono a destra del Tempio Crematorio, superato qualche gradino, si eleva il monumento funerario di Agostino Bertani. L’opera interamente in bronzo è composta da una base triangolare a tre gradini, adornata dai due fascicoli più importanti realizzati da Bertani (L’inchiesta agraria del 1871 e il primo Codice sanitario italiano del 1885); su di essa si pongono due colonne, recanti gli emblemi massonici riuniti in panoplie, che sorreggono il busto, giudicato dai contemporanei somigliantissimo.
Agostino Bertani (1812-1886), medico, eroe delle Cinque Giornate del 1848 e Gran Maestro della Massoneria, è un personaggio di spicco del Risorgimento italiano. Il monumento funebre, voluto dagli aderenti all’associazione massonica milanese, fu inaugurato nel secondo anniversario della sua morte ma attualmente le ceneri del patriota si trovano nella cripta del Famedio, dove furono traslate nel 1912.
L’opera in bronzo fu realizzata dall’ormai anziano scultore Vincenzo Vela (1822-1891), allievo di Luigi Sabatelli e Benedetto Cacciatori all’Accademia di Brera, che ebbe un notevole successo grazie ai ritratti dal grande naturalismo; al Monumentale si può ammirare infatti, nella Galleria AB levante superiore, anche lo splendido ritratto del medico e patriota Pietro Lazzati. Vincenzo Vela è autore del monumento pubblico dedicato ad Agostino Bertani a Milano, originariamente collocato in via Principe Umberto (proprio davanti alla casa che Maciachini aveva progettato per la sua famiglia) e oggi ubicato in piazza fratelli Bandiera.
C.Z.
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