Monumento ai Fratelli Caimi

Monumento ai Fratelli Caimi


Monumento ai Fratelli Caimi

Scheda

Denominazione:
Monumento ai Fratelli Caimi
Posizione:
Riparto XV, spazio 77-81
Autore:
Luigi Supino (architetto)
Data esecuzione:
1920

La Prima Guerra Mondiale è ricordata, nel Cimitero Monumentale, attraverso numerosi monumenti funebri volti non solo ad onorare il sacrificio dei caduti, ma anche ad esprimere ed evocare il dolore delle famiglie. Ne è un esempio il Monumento ai Fratelli Caimi, commissionato da Irene Jordan allo scultore Luigi Supino (1893-1980), nel 1919, a seguito della morte di entrambi i figli, Giuseppe e Marco, durante il Primo Conflitto Mondiale, rispettivamente nel 1917 e nel 1918.
Il titolo di questa sepoltura La madre raccoglie i corpi dei propri figli e il gruppo scultoreo in bronzo collocato su un blocco di granito esprimono a pieno lo strazio e la sofferenza della donna. Si tratta di una delle prime opere realizzate dallo scultore genovese e caratterizzata da uno stile tardoscapigliato di gusto verista.
Giuseppe e Marco Caimi, entrambi ingegneri “ad honorem”, si arruolarono volontariamente allo scoppio della Prima Guerra Mondiale meritando rispettivamente la medaglia d’oro e d’argento al valore militare per il coraggio dimostrato. Giuseppe Caimi è stato anche un calciatore italiano di ruolo centrocampista, giocando nell’Inter 23 partite dal 1911 al 1913. Il Comune di Milano gli dedicò una via antistante il vecchio Ospedale Maggiore e poi una nella zona dell'Università Bocconi.
Luigi Supino, nato a Genova, inizialmente studente presso il Politecnico di Milano, si dedicò alla scultura nello studio di Ernesto Bazzaro, suo maestro. Medaglia di bronzo durante la Prima Guerra Mondiale, intraprese non solo una carriera artistica, ma anche letteraria, pubblicando novelle. Fra le sue opere più note si segnala il Monumento agli Antichi Maestri nel cortile dell’Università di Pavia.

L.S.

 

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