Orari
lunedì | da martedì a domenica |
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chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
Nella storia dell’arte, la maternità e la genitorialità sono sempre stati oggetto di rappresentazione iconografica, racchiudendo nella loro essenza la misteriosa e dirompente capacità di generare nuova vita. Figure maschili e femminili, insieme alla prole, costituiscono raffigurazioni potenti, richiamo al sentimento di amore profondo e al legame indissolubile che unisce il genitore a suo figlio.
La Madonna con Bambino, immagine della madre per eccellenza, simbolo di unione circolare e affetto reciproco, personificazione di innocenza e protezione, ha rappresentato uno fra i soggetti privilegiati da pittori e scultori medioevali e rinascimentali. Tutt’oggi, costituisce uno dei temi più illustrati, sia in ambito sacro che laico.
Inevitabilmente, al Cimitero Monumentale, le composizioni scultoree si trasformano in un’indagine del complesso rapporto dell'uomo con la sofferenza, il lutto e la morte, spesso divenendo strumento di elaborazione e ricordo, legame tangibile con il defunto. È il caso del monumento Elisi dal titolo I gigli del cielo, fatto costruire da Ettore Elisi in memoria della figlia Adriana: un angelo, spiccando il volo da un prato di fiori, porta in cielo la bimba che, riluttante, si volta verso l’osservatore. Allo stesso modo, nel monumento progettato da Francesco Barzaghi per il celebre architetto Giuseppe Mengoni, è stata aggiunta la statua della figlia che, con sguardo amorevole, porge dei fiori al padre. La fanciulla, infatti, perì tre anni dopo il genitore.
Fra le più toccanti rappresentazioni di maternità, vi sono il monumento per il piccolo Emilio Rigamonti, realizzato da Ernesto Bazzaro e raffigurante la madre che veglia la culla vuota, e il monumento Ravera, opera di Adolfo Wildt. Quest’ultimo è stato posto in memoria di Benvenuta Monti, moglie di Antonio Ravera, dei suoi due figli e del nipote, periti nell'attentato contro Vittorio Emanuele III del 1928 che causò la morte di oltre 20 persone.
Le edicole Falck e Del Duca, invece, affrontano il tema del legame genitore-figli facendo ricorso a due scene bibliche: nella prima Giannino Castiglioni scolpisce in marmo una Pietà unita, senza soluzione di continuità, ad un Angelo dell'Annunciazione; nella seconda Francesco Messina riproduce la parabola del Figliol Prodigo nel momento in cui il giovane si congeda dalla madre per poi fare ritorno, pentito, dal padre.
Leonardo Bistolfi, infine, nell’edicola Toscanini, evoca la breve parabola della vita del piccolo Giorgio, figlio del direttore d'orchestra Arturo Toscanini, morto a soli quattro anni, scolpendo a bassorilievo i temi della nascita, del dolore, del viaggio e dei giochi dell'infanzia.
Nelle edicole e monumenti sopra citati le figure del padre e della madre raccontano del rapporto profondo e indistruttibile che può esistere fra due esseri umani e di un senso di appartenenza reciproca che scavalca i confini della vita e della morte. Le opere, da rappresentazione di lutto individuale, si trasformano in uno strumento catartico di empatia che riesce a legare l’umanità.
L. S.
Edicola Airoldi Casati - Riparto V, spazio 86
scultore: Enrico Butti, anno 1890
Edicola Toscanini - Riparto VII, spazio 184
scultore: Leonardo Bistolfi, anno 1909-1911
Monumento Biraghi Cornalba - Riparto XI, giardino 137-139
scultore: Michele Vedani, anno 1908
Edicola Del Duca - Riparto XIV, spazio 431A
scultore: Francesco Messina, anno 1954
Monumento ai Fratelli Caimi - Riparto XV, spazio 77-81
architetto: Luigi Supino, anno 1920
Monumento Pasquinelli - Riparto X, spazio 178-181
architetto: Enrico Peressutti, scultore: Ernesto Bazzaro, anno 1920, 1947
Monumento Giuseppe Mengoni - Circondante di Ponente, spazio 31-33
scultore: Francesco Barzaghi, anno 1879, 1881
Monumento Ravera - Rialzato A di Ponente, spazio 2015-2016
scultore: Adolfo Wildt, anno 1929
Monumento Emilio Rigamonti - Rialzato A di Ponente, spazio 412
scultore: Ernesto Bazzaro, anno 1890
Edicola Falck - Spiazzo fra i Riparti I, II, III e IV
architetto: Mino Fiocchi, scultori: Giannino Castiglioni e Arrigo Minerbi, anno 1939-1942, 1955
Monumento Elisi - Terrazza BC di Ponente Superiore, nicchia 8
scultore: Francesco Penna, anno 1916
Edicola Airoldi Casati - Riparto V, spazio 86
scultore: Enrico Butti, anno 1890
Edicola Toscanini - Riparto VII, spazio 184
scultore: Leonardo Bistolfi, anno 1909-1911
Monumento Biraghi Cornalba - Riparto XI, giardino 137-139
scultore: Michele Vedani, anno 1908
Monumento Giuseppe Mengoni - Circondante di Ponente, spazio 31-33
scultore: Francesco Barzaghi, anno 1879, 1881
Monumento Elisi - Terrazza BC di Ponente Superiore, nicchia 8
scultore: Francesco Penna, anno 1916