Orari
lunedì | da martedì a domenica |
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chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
Tra le numerose sepolture del Riparto VII, nella sezione di levante del Cimitero Monumentale, spicca la mole dell’edicola Toscanini, un semplice parallelepipedo in marmo di Carrara che mostra sul fronte il tipico tema funerario del viaggio. Sul lato destro si distingue una culla vegliata da tre sinuose figure femminili che reggono un filo tra le mani, le tre Parche, a simboleggiare una nascita; a sinistra invece tre figure dalle vesti ondeggianti custodiscono i giochi dell’infanzia. Sul retro, infine, il dolore è alluso dalla presenza di un uomo e una donna ignudi: si abbracciano, prostrati dalla sofferenza, sotto l’arcata stellata che caratterizza tutti i lati dell’edicola; tra di loro è posta l’epigrafe in memoria del piccolo Giorgio Toscanini. È qui rappresentata quindi, con un linguaggio simbolista che guarda però alla grazia tipica del Liberty, la breve vita di Giorgio, scomparso nel giugno del 1906 a quasi 5 anni, ultimogenito del maestro Arturo Toscanini (1867-1957), che commissionò l’opera.
Il grande direttore d’orchestra nativo di Parma, a seguito dell’affermarsi del regime fascista, nel 1939 abbandonò l’Europa per gli Stati Uniti, rinforzando così la sua già solida fama internazionale. Scomparso quasi novantenne a New York, venne tumulato in questa edicola dopo un solenne e partecipato funerale allestito presso il Teatro alla Scala di Milano. Nell’edicola, oltre ai quattro figli del maestro e alla moglie Carla Finzi, riposano anche il celebre pianista Vladimir Horowitz (1903-1989), genero di Toscanini, e l’apprezzata ballerina classica Lucia Fornaroli (1888-1954), sua nuora.
Il progetto, approvato nel giugno del 1909, è opera dello scultore piemontese Leonardo Bistolfi (1859-1933) che si formò tra Milano e Torino sotto la guida di Giuseppe Grandi e di Odoardo Tabacchi e che seppe spaziare nella sua arte tra Scapigliatura, Verismo e Modernismo. Egli è tuttavia maggiormente conosciuto per la validissima produzione simbolista contaminata da raffinati spunti Liberty. Di Bistolfi, al Cimitero Monumentale, si ricordi ad esempio l’evocativo monumento funebre realizzato tra il 1897 e il 1900 per Erminia Cairati Vogt, dal titolo Il Sogno.
C.Z.
Questa Edicola è parte dei seguenti percorsi in evidenza:
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