Sul ciglio del Rialzato B di ponente, sul lato che dà verso la cinta muraria, oggi parzialmente coperto dall’edera, è ubicato il monumento Modiano. Su una grande lastra in marmo bianco di Carrara si nota la figura in bassorilievo di un padre vestito di una classica  toga, che camminando si appresta a raggiungere l’aldilà. Alle sue spalle in altorilievo si trova la vedova in gremaglie vestita da lutto in atto di confortare il figlioletto disperato, porgendogli una mano sulla spalla, mentre insieme si congedano dal loro caro che si allontana per sempre.

L’uomo cui allude la rappresentazione è Gustavo Modiano (1868-1916), il quale, trasferitosi con la famiglia da Firenze a Milano a fine Ottocento, aveva aperto lo stabilimento tipografico G. Modiano & Co. in via Panizza 7, una traversa di corso Vercelli. Alla morte del pater familias, l’attività è stata rilevata dalla moglie, Bice Marchi (1871-1941) – sepolta accanto al marito – e dal figlio Guido Modiano (1899-1943), gli altri due personaggi raffigurati nel monumento. La stamperia è stata distrutta dalle bombe nell’agosto del 1943.

Leonardo Bistolfi (1859-1933) è l’autore di quest’opera. L’artista piemontese ha seguito all’Accademia di Belle Arti di Brera dal 1876 al 1879 gli insegnamenti di Giosuè Argenti (1819-1901) e nel 1880 quelli di Odoardo Tabacchi all’Albertina di Torino. Influenzato dal clima culturale milanese, a seguito di una prima adesione alla Scapigliatura, matura un personale stile simbolista di cui al Monumentale resta come esemplare prova l’edicola Toscanini (Riparto VII, spazio 184). A Casale Monferrato (AL) si conserva la sua gipsoteca, aperta al pubblico.

M.A.

Questo Monumento è parte dei seguenti percorsi in evidenza:
- Le rappresentazioni del distacco
- Leonardo Bistolfi e la potenza del Simbolismo