Vicino al lato est del Riparto VI, all’interno di una recinzione in bronzo, troviamo il monumento alla famiglia Isolabella. Il basamento, composto da grandi blocchi in marmo di Candoglia e granito rosso, è decorato da numerosi dettagli in bronzo tra cui possiamo osservare un vaso portafiori ed un angelo custode, a guardia del sepolcro. Sulla sommità del monumento svetta una croce, ornata da bronzee fronde di palma, sopra cui si staglia la scritta “PAX”.

Il primo membro della famiglia ad essere deposto al di sotto del monumento, fu Eleonora De Paglia (1835-1898), seguita dal consorte Egidio Isolabella (1835-1921). L’uomo, nato ad Alessandria ma di origini genovesi, partecipò alla liberazione di Milano durante la seconda guerra di indipendenza e, una volta giunto nella città, se ne innamorò, decidendo di trasferircisi con la sua famiglia. In seguito ad un periodo di apprendistato nella bottega del “vermutista” Cesare Berutti, Egidio Isolabella nel 1870 fondò la Ditta Isolabella, famosa per prodotti come il Vermut Bianco Isolabella high-life e l’Amaro 18.

Nei primi anni del Novecento l’azienda fu dichiarata fornitrice della Real Casa d’Italia e della Real Casa della Regina Madre e nel 1921, alla morte del suo creatore, passò ai figli Lodovico - famoso avvocato - e Guido.

La decorazione del monumento è opera di Enrico Astorri (1859-1921), scultore dalle origini piacentine famoso per i suoi monumenti in onore di grandi figure come Garibaldi, Mazzini ed i re Vittorio Emanuele II e Umberto I. Il Cimitero Monumentale ospita molti busti, ritratti e monumenti da lui scolpiti, tra cui l’Edicola Castelli - nella quale si nota la sua profonda adesione a soggetti di gusto orientale - e l’Edicola Maggioni, dove ritorna il tema dell’angelo “a custodia del sepolcro”.

I.Z.F.

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