Orari
lunedì | da martedì a domenica |
---|---|
chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
Ai piedi del Rialzato, sulla via che conduce al Riparto XVII, balza all’occhio il fantasioso monumento a Umberto Fabe. La plastica raffigurazione in bronzo nero rappresenta un giovane aviatore: nudo come gli dei dell’Olimpo, regge sulla spalla sinistra un’elica, allusione simbolica a un aeroplano, mentre viene agguantato dai tentacolari capelli serpentini della testa di Medusa, straordinaria reinterpretazione statuaria del dipinto di Caravaggio conservato agli Uffizi di Firenze, e fatto precipitare. Sulla base è inciso in lettere dorate l’epigrafe di Gabriele D’Annunzio: “Non cola ma vola, non cade ma s’alza”.
Umberto Fabe (1918-1941) è stato sergente maggiore dell’aeronautica durante la seconda guerra mondiale. È morto nel 1941, alla giovane età di 23 anni, a causa di un incidente aereo nei cieli al di sopra del lago Iseo.
Lo scultore Enrico Pancera (1882-1971) ha firmato l’opera. Originario di Caravaggio (BG), si è formato a Milano, dapprima alla Scuola di Arte Applicata del Castello Sforzesco, poi all’Accademia di Brera, dove ha avuto come maestro Enrico Butti (1847-1932). Le sue composizioni rimandano spesso alla mitologia greca, ma i riferimenti non sono mai fini a se stessi e trovano sempre una simbolica corrispondenza con il presente. Nel suo capolavoro, Monumento ai caduti del 1932, in piazza Trento e Trieste a Monza, la dea Nike (Vittoria alata) guida un gruppo di soldati armati di gladio e scudo.
M.A.
Questo Monumento è parte dei seguenti percorsi in evidenza:
- Percorso generale
- Alla conquista dei cieli
- Sulle orme del mito greco
- Percorso generale