Orari
lunedì | da martedì a domenica |
---|---|
chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
Diva del cinema italiano, attrice dalla forte carica interpretativa e dalla bellezza inquieta e raffinata, Ines Isabella Sampietro, in arte Isa Miranda, ha saputo emozionare milioni di persone in quarant'anni di carriera in Europa e a Hollywood.
Nata a Milano nel 1905 nel quartiere di Porta Genova, figlia di un tranviere, aveva iniziato a lavorare come apprendista in sartoria, operaia, dattilografa e modella a Brera, dedicandosi contemporaneamente allo studio dell’arte drammatica all'Accademia dei Filodrammatici. Il suo esordio sul palcoscenico avvenne nel 1932, con una piccola parte in una commedia leggera nell'antico Teatro Arcimboldi in via Unione. Scelta tra duemila ragazze in un concorso lanciato da Rizzoli, raggiunse il successo sul grande schermo nel 1934, nel ruolo di una fascinosa avventuriera in “La signora di tutti” di Max Ophuls.
Il trionfo le aprì la strada ad altri lavori da protagonista in Italia e all’estero: “Passaporto rosso” (1935), dedicato alle vicende di un gruppo di emigrati di ritorno dall’Argentina in Italia per combattere durante la Prima guerra mondiale, “Il fu Mattia Pascal” (1936), scelta dallo stesso Pirandello per la parte di Luisa, “Hotel Imperial” (1939) e “Adventure in diamonds” (1940), girati entrambi a Hollywood, “Malombra” (1942) di Mario Soldati, “Zazà” (1942) di Renato Castellani, sulla rievocazione della Belle Époque, “Le mura di Malapaga” (1949) di René Clément che, al fianco di Jean Gabin, le fece meritatamente guadagnare la Palma d'Oro al Festival di Cannes, “I sette vizi capitali” (1952), voluta da Eduardo De Filippo, “Il portiere di notte” (1974), diretta da Liliana Cavani, “Apocalisse di un terremoto” (1982), sua ultima pellicola.
Con uguale consenso di pubblico e di critica recitò anche a teatro, negli Stati Uniti, in Francia e in Inghilterra, dove rappresentò una magnetica Lady Torrance in “Orpheus Descending” (1959) di Tennessee Williams.
Paragonata a Greta Garbo, Marlene Dietrich, Eleonora Duse, ammirata dai giornalisti che arrivarono a definirla “la donna dai mille volti” e “la lombarda del Manzoni”, Isa Miranda fu ritratta da alcuni dei più grandi pittori del Novecento come De Chirico, De Pisis, Mafai, e considerata da Enzo Biagi “la migliore attrice italiana di tutti i tempi: brava, umana, semplice, vera”.
Attenta a dedicarsi agli altri con opere di bene, il 7 dicembre del 1994 il Comune di Milano ha conferito la Medaglia d'Argento alla sua memoria, per aver “reso nei film la sensibilità contenuta e drammatica della terra padana. Profondamente innamorata della nostra città, ha devoluto alla Cineteca i ricordi di un'intera vita artistica”.