Orari
lunedì | da martedì a domenica |
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chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
Un’erma in serpentino verde e bronzo segna la sepoltura di Ernesto Bazzaro (1859-1937), “gloria perenne della scultura lombarda”. Intitolata Autoritratto serio, per distinguerla da una precedente versione datata 1913, l’opera – derivazione dall’originale in gesso della Galleria d’Arte Moderna – denuncia una modellazione libera e subitamente compiuta. Gli effetti luministico-pittorici generati da questa “fermentazione” materica, che sembra corrodere le superfici fino a renderne i contorni incerti, indicano l’adesione a quel principio d’indefinizione dei volumi tipico della produzione scultorea ispirata alle ricerche di Giuseppe Grandi.
Sebbene non ne avesse frequentato lo studio, Bazzaro attribuì sempre all’arte del maestro il merito di averlo liberato dalle “secche” di un accademismo ormai esangue, indirizzandolo verso quella temperie scapigliata da cui trasse non solo il repertorio linguistico-formale, ma lo stesso pensiero laico-positivista.
D.C.
Questo Monumento è parte dei seguenti percorsi in evidenza:
- Ernesto Bazzaro e la scapigliatura