All’interno della Necropoli si erge l’edicola funebre della famiglia Sesana, realizzata in marmo di Botticino e di Carrara ed eretta in memoria del generoso benefattore dell’Ospedale Maggiore di Milano, l’industriale cartario commendator Giuseppe Sesana. 

Fu progettata a partire dal 1921 dall’ingegnere Francesco Garavaglia e ultimata nel 1923, con la collocazione delle sculture di Ambrogio Bolgiani (1878-1959). Quest’ultimo, artista milanese e professore di plastica ornamentale all’Accademia di Belle Arti di Brera, è noto per il suo stile eclettico che spazia dal realismo al simbolismo e per essere l’autore di importanti bassorilievi presenti nel Padiglione Reale della Stazione Centrale di Milano, di pregiate opere ornamentali, come la rappresentazione allegorica di Flora e Fauna sulla facciata di casa Citterio Galetti in viale Monterosa a Milano e, infine, per il monumento funebre a Giuseppe Sommaruga presente sempre al Cimitero Monumentale di Milano. 

L’edicola Sesana si presenta come un piccolo tempio a pianta quadrata, sormontato da una cupola; il bassorilievo che decora le pareti della struttura rappresenta figure allegoriche di richiamo classico. La statua muliebre posta sul portale di accesso, raffigurata nuda, con la testa rivolta verso l’alto, i lunghi capelli che le coprono la schiena e le braccia tese verso il cielo, è intitolata Invocazione.

Parte dell’edicola fu distrutta dai bombardamenti del ‘43 e riedificata secondo uno schema architettonico più semplice dalla ditta Boggiani nel 1961, che recuperò anche il bassorilievo decorativo e la scultura femminile. Originariamente il progetto presentava, al di sopra della cupola, quattro altissime croci con bracci orizzontali ricurvi che formavano un cerchio, una sorta di nimbo dal gusto razionalista. 

E.F.

Questa Edicola è parte dei seguenti percorsi in evidenza:

- Il linguaggio segreto della bellezza