Edicola Croci

Edicola Croci


Edicola Croci

Scheda

Denominazione:
Edicola Croci
Posizione:
Riparto IX, spazio 545
Autore:
Alfonzo Mazzucchelli (scultore), Attilio Volpi (ingegnere)
Data esecuzione:
1913 - 1915

Ubicata all’ingresso del Riparto IX, l’Edicola Croci è realizzata dallo scultore Alfonso Mazzucchelli e dall’ingegner Attilio Volpi tra il 1913 e il 1915. L’edicola, costruita su base quadrata, si compone di una struttura centrale alta circa dieci metri. Sopra al portale d’ingresso spicca il nome della famiglia Croci e, all’interno di una nicchia, il gruppo scultoreo in bronzo che caratterizza questa architettura funeraria: una giovane figura femminile, esanime, è sorretta da una donna che le presta soccorso; ai piedi, accovacciato, un uomo, allegoria del “genio del male”. La scultura rappresenta la morte della moglie del capomastro Giovanni Battista Croci, titolare della sepoltura, avvelenata per mano di un pazzo. L’edicola, infatti, fu costruita in memoria Antonietta Colombo Croci (1912-1974), la cui epigrafe ricorda quanto narrato da Mazzucchelli nel gruppo scultoreo: “Affermazione alta di dolcezza e virtù, potenza squisita d’amore, sublime ardenza di maternità, qui raccolse una pazza furia omicida, senza spegnerne la vita oltre la morte”.

Lo scultore Alfonso Mazzucchelli, milanese di origine, fu un fine modellatore, molto apprezzato. Fratello dell’architetto Egidio Mazzuchelli, operò molto al Cimitero Monumentale di Milano e fra le sue opere si ricordano l’Edicola Zonda, il Monumento Zambelli e il Monumento Fiamberti.
L’ingegnere Attilio Volpi è noto per essere detentore del brevetto per l’applicazione del cemento armato, tra le numerose collaborazioni vanta quella con l’architetto Giuseppe Sommaruga – massimo esponente del Liberty in Italia – in occasione dell’Esposizione internazionale di Milano del 1906.

M.M.

 

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