Orari
lunedì | da martedì a domenica |
---|---|
chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
Nessun luogo, più del Cimitero Monumentale di Milano, è adatto a rappresentare uno tra i proverbi più antichi e attuali della nostra cultura e che titola questo percorso. Mentre le parole si librano nell’aria, disperdendosi nei ricordi e divenendo via via più offuscate ed effimere, la scrittura si conserva nei secoli mantenendo viva l’emozione e l’intenzione di chi ha voluto lasciare una traccia di sé e della propria realtà contemporanea.
Al Monumentale, solenne luogo di contatto fra passato e presente, sono resi immortali i nomi e le memorie di donne e uomini che ci hanno preceduto e, in particolare, di coloro che hanno saputo trasformare il pensiero in un concetto eterno, fruibile da chiunque abbia voglia di dargli voce con la lettura.
In questo percorso sarà possibile visitare monumenti e sepolture dove riposano alcune delle personalità che hanno contribuito a costruire la cultura che ereditiamo. Fra queste vi sono grandi scrittrici e poetesse, come Neera e Alda Merini, che hanno saputo far risuonare forti voci femminili, o romanzieri, come Luigi Motta che, insieme a Salgari - sepolto al Cimitero Monumentale di Verona - è stato in grado di far viaggiare i lettori attraverso il racconto d’avventura.
Parlando di libri e sapere non si può non ricordare Giovanni Treccani, colui che ha fondato uno tra i più importanti strumenti di conoscenza, oppure Ugo Mursia ed Emilio Treves che hanno lavorato con fatica e sacrificio per favorire la diffusione dei prodotti editoriali.
Proseguendo a ritroso nel processo di realizzazione del libro è giusto dedicare spazio anche a chi fornisce il supporto primario della scrittura, ovvero la carta, un bene antico e prezioso al quale era legata la famiglia Mayer, ricordata con un monumento nel Riparto Ebraico del cimitero.
Mentre illustri ospiti del Famedio, come Salvatore Quasimodo e Alessandro Manzoni, necessitano di ben poche presentazioni, è bene commemorare il giornalista Otello Cavara citando l’epigrafe evocativa sulla sua sepoltura: “Bello è inseguire il sole anche se non lo si raggiunge, purché ci illumini”.
È opportuno, infine, concludere il percorso con una splendida citazione di Umberto Eco - iscritto nel Famedio - che dice: “Il bene di un libro sta nell’essere letto. Un libro è fatto di segni che parlano di altri segni, i quali a loro volta parlano delle cose. Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, è quindi muto”.
Questa frase invita alla riflessione e acquisisce ancora più forza quando la si accosta al monumento intitolato Amore e Studio dell’edicola Rosetti in cui la figura allegorica dello Studio è stata decapitata dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale e per questo, paradossalmente, privata della capacità di rappresentare ciò per cui essa è stata concepita.
C.T.
Monumento Neera - Cripta del Famedio
scultrice: Lina Arpesani, anno 1921
Sepoltura Luigi Motta - Riparto V, giardino 48
Edicola Treccani - Riparto VI, spazio 132
architetto: Enrico Barbieri, ingegnere: Leonida Almagioni, scultore: Emilio Monti, anno 1942-1944
Monumento Lucini - Cinerario di levante n. 141-144
scultore: Achille Alberti, anno 1896-1915
Edicola Mursia - Necropoli 61b
architetto: Enrico Panzeri, scultore Mario Molteni, anno 1971
Edicola Testori - Necropoli 143a
scultore: Vitaliano Marchini, architetto: Giovan Battista Cosmacini, anno 1938
Edicola Rosetti - Riparto VII, spazio 175
scultore: Edoardo Rubino, anno 1913
Monumento Otello Cavara - Rialzato B di levante, n. 66
scultore: Cesare Ravasco, anno 1929
Monumento Sally Mayer - Riparto ebraico, giardino 1 nuovo ampliamento
architetto: Manfredo D'Urbino, anno 1954
Edicola Treves - Riparto ebraico, campo 2 n. 141-142
scultore: Ettore Ximenes, anno 1906
Monumento Alessandro Manzoni - Famedio
architetto: Carlo Maciachini, scultore: Giannino Castiglioni, anno 1883
Monumento Neera - Cripta del Famedio
scultrice: Lina Arpesani, anno 1921
Sepoltura Luigi Motta - Riparto V, giardino 48
Edicola Treccani - Riparto VI, spazio 132
architetto: Enrico Barbieri, ingegnere: Leonida Almagioni, scultore: Emilio Monti, anno 1942-1944
Edicola Rosetti - Riparto VII, spazio 175
scultore: Edoardo Rubino, anno 1913
Monumento Otello Cavara - Rialzato B di levante, n. 66
scultore: Cesare Ravasco, anno 1929
Edicola Treves - Riparto ebraico, campo 2 n. 141-142
scultore: Ettore Ximenes, anno 1906
Monumento Alessandro Manzoni - Famedio
architetto: Carlo Maciachini, scultore: Giannino Castiglioni, anno 1883