Orari
lunedì | da martedì a domenica |
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chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
Poco lontano dall’Ossario, nell’area nord del Riparto XI, è situata l’Edicola Buzzi, ex Pagnoni. L’imponente struttura è composta da una base in granito sulla quale poggia un tempio dorico esastilo. Sulla sommità di questa architettura classicheggiante, sorretta da dodici colonne in granito rosa e decorata da metope in marmo di Carrara, trovano collocazione le statue di Cristo Redentore e, agli angoli, quattro angeli del giudizio. All’interno del tempio, in posizione centrale, sono alloggiati un sarcofago - anch’esso in granito rosa - e un busto maschile in bronzo nero.
Inizialmente creata tra il 1870 ed il 1874 dall’ingegner E. Arpesani per la famiglia Pagnoni, nel 1973 passò in concessione a Vittore Buzzi (1894-1985) che ne avviò il restauro nel 1974 aggiungendo all’edicola il sarcofago e il busto e sostituendo le originali statue di Luigi Crippa (1838-1895) con fusioni in bronzo.
Il milanese Vittore Buzzi, inizialmente commerciante di prodotti coloniali, nel 1941 fondò la fabbrica dolciaria “Alba D’Oro”, conosciuta per i suoi prodotti a base di cacao, confetture e biscotti. L’uomo abbandonò l’attività imprenditoriale negli anni Sessanta per dedicarsi ad attività filantropiche, tra le quali la creazione dell’Ospedale “Vittore Buzzi”, tutt’ora punto di riferimento per l’assistenza pediatrica ed ostetrico-ginecologica in Milano.
Il restauro dell’Edicola fu commissionato all’architetto Antonio Cassi Ramelli (1905-1980), nativo di Milano, il cui successo ebbe inizio negli anni trenta quando divenne membro della commissione edilizia di Milano. Nel 1936 ricevette la medaglia d’oro per l'arredamento alla Triennale di Milano e due anni dopo fu incaricato dal Comune della ricostruzione del Teatro Lirico.
Nel dopoguerra si occupò di numerosi restauri - degno di nota il periodo tra il 1957 ed il 1965 in cui fu consigliere della Fabbrica del Duomo - e ricostruzioni tra cui quella della Galleria Vittorio Emanuele II e di piazza Fontana.
I.Z.F.
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