Lungo la Galleria BG Superiore di Levante, sotto le arcate dei portici, si trova il sarcofago della sepoltura Berardi che affaccia, con la sua solennità, sul piazzale di ingresso del Cimitero Monumentale. La struttura, caratterizzata da volumi geometrici e realizzata in granito nero di Svezia, è sormontata da un gruppo scultoreo in bronzo, opera del celebre artista Lucio Fontana (1899-1968), datato 1930.
La figura rappresentata è una donna, avvolta da una leggera veste drappeggiata sul corpo, la mano destra adagiata sopra un ingranaggio, forse ad imprimervi il movimento. Si tratta dell’allegoria dell’Industria, seduta con aria assorta al centro del sarcofago.
Ai lati della sepoltura vi sono due bassorilievi in bronzo: a destra è rappresentata una scena di lavoro in tipografia, in onore dell’attività del defunto Edoardo Berardi che fondò nel 1889 la “E. Berardi & C. Soc. per l’Industria delle Arti Grafiche” con sede a Milano mentre, sulla sinistra si delineano alcune figure, tra le quali quella di un bambino, che osservano un capannone industriale.
Lo scultore Lucio Fontana ha realizzato diverse opere al Cimitero Monumentale come il monumento Chinelli o il monumento Castellotti. Fu allievo dello scultore Adolfo Wildt (1868-1931) e viene ricordato in particolare per aver fondato il movimento d’avanguardia Spazialista con la stesura del Manifesto blanco a Buenos Aires nel 1946 al quale seguirono gli sviluppi della sua teoria con un vero e proprio Manifesto tecnico dello spazialismo nel 1951.

C.T.