Le opere del Cimitero Monumentale sono numerosissime e tutte hanno una storia, racchiudono significati particolari, o ricordano personaggi iconici.
In questo percorso sono proposti monumenti a memoria di grandi personalità del XIX, XX e XXI secolo che hanno saputo trasformare una semplice idea in qualcosa di concreto e che hanno lasciato il segno nel tessuto sociale e nell’economia del Paese grazie alla loro operosità e laboriosità, virtù di Milano e dei milanesi per antonomasia.
Si apre la visita con due monumenti che si affacciano sul piazzale d’ingresso, posti sotto alle volte delle Gallerie Superiori. A Ponente, infatti, troviamo il monumento dedicato a Giulio Sarti, mentre a Levante, il monumento Berardi, entrambi celebrativi dell’industria e dell’ingegno.
All’interno del Famedio si trovano numerosissimi nomi celebri degli ambiti più disparati, da grandi letterati come Alessandro Manzoni a imprenditori come Bernardo Caprotti, Leonardo Mondadori, Angelo Motta, Giovanni Battista Pirelli e Silvio Berlusconi.
Varcati gli archi di accesso al cimitero, è possibile scorgere, volgendo gli occhi alla nostra sinistra, al riparto IV, l’edicola Bonelli, mentre alla nostra destra, verso il riparto V, l’edicola Branca. La prima testimonia la storia di una delle case editrici di fumetti più importanti d’Italia, l’attuale Sergio Bonelli Editore, la seconda, invece, riconduce alla famiglia che fondò a Milano la grande società Fratelli Branca, legata alla produzione di alcolici.
In fondo al viale alberato che separa i riparti I e II dai riparti IV e III, si incontra l’edicola Falck, decorata da un gruppo scultoreo di Giannino Castiglioni e che, con il suo obelisco, ricorda la professione svolta da Giorgio Enrico Falck, fondatore della società destinata a diventare la “Acciaierie e ferriere lombarde Falck”. Proseguendo verso ponente si raggiunge l’edicola Campari, celebre monumento del cimitero che riesce ad unire i temi della religione e del convivio in un’opera iconica, di grande valore e interesse artistico.
Proseguendo nel percorso, non si possono ignorare l’edicola Pirelli e l’edicola Feltrinelli, poste l’una di fronte all’altra. Il primo dei due monumenti ricorda la famiglia di Giovanni Battista Pirelli, fondatore del primo stabilimento milanese per la lavorazione del caucciù, sviluppatosi poi in un’industria di scala mondiale. Il secondo, invece, la famiglia Feltrinelli che, grazie alla visione lungimirante di Giangiacomo Feltrinelli, si è adoperata per rendere la cultura fruibile dal maggior numero di persone in tutta Italia.
Infine, dando le spalle all’Ossario Centrale e voltandosi a sinistra si può osservare l’edicola Vogel che, caratterizzata da un chiaro rimando all’iconografia egizia, commemora in particolare Luigi Vogel, imprenditore di grande successo nell’ambito chimico.
Le opere e le sepolture di questo percorso consentono di fotografare uno spaccato della diversificata società i cui membri, nel corso di tre secoli, hanno saputo mettere in gioco la propria persona, la propria professionalità e le proprie risorse, venendo poi ripagati dal successo e dalla memoria che perdura negli anni attraverso il loro lascito.

C.T.