Orari
lunedì | da martedì a domenica |
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chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
L’iconica facciata del Cimitero Monumentale è caratterizzata dalle gallerie superiori che ne scandiscono la struttura architettonica principale e dalle quali si apre un’ampia visuale sui viali interni, nati dall’ingegno di Carlo Maciachini.
Questi portici creano dei volumi osmotici che costituiscono, con i loro vuoti e con il ritmico alternarsi di sepolture e colonnati, un mezzo di scambio e comunicazione con la vitale e frenetica ‘città dei vivi’ – Milano – a dispetto della tipica chiusura muraria dei tradizionali cimiteri.
Il percorso nasce e si propone come passeggiata alternativa, riparata dal cocente sole estivo o dalle intemperie, alla scoperta di tesori che il visitatore troppo assorto, intento a perdersi tra i labirintici sentieri del Cimitero Monumentale, potrebbe tralasciare.
Le gallerie, che si sviluppano ai lati del Famedio, ospitano monumenti dal notevole pregio artistico, opere di scultori come Enrico Butti, il quale aderì sia alla cultura verista della Scapigliatura milanese, sia alla più ampia corrente simbolista, e Giannino Castiglioni, autore di alcuni dei monumenti più noti del Cimitero Monumentale.
A questi capolavori si alternano sepolture di interesse storico, come quella dell’ingegnere Giulio Sarti, il cui monumento funebre fu il primo, nel 1870, a essere collocato nei portici superiori, di Alessandro Manzoni, padre della moderna lingua italiana, e dei fratelli Boito, figure di spicco del panorama artistico e letterario meneghino.
Tra coloro che riposano all’ombra delle gallerie c’è anche Enzo Tortora, la cui urna cineraria si colloca all’interno di una colonna spezzata, simbolo e metafora della drammatica interruzione dell’attività artistica e professionale del celebre conduttore televisivo.
La passeggiata si conclude idealmente nella Cripta, sottostante al Famedio, dove, tra altre celebri personalità, riposa Anna Radius Zuccari, scrittrice nota con lo pseudonimo di Neera, a cui si affianca una splendida scultura di Lina Arpesani.
Questi sono solo alcuni dei punti di interesse che vi suggeriamo: una minuta parte della bellezza e della grande storia custodite lungo le Gallerie, nel Famedio e nella Cripta del Cimitero Monumentale.
A.A., I.M.
Monumento Galbiati - Edicola G di Ponente Superiore, spazio 7
scultore: Enrico Butti, anno 1885
Monumento Boito - Edicola G di Ponente Superiore, n. 16
scultore: Luigi Albertini, Ludovico Pogliaghi, anno 1921
Monumento Giovanni Maccia - Galleria BG di Ponente Superiore, spazio 38
scultore: Luigi Crippa, anno 1869
Monumento Volontè Vezzoli - Galleria CD di Ponente Superiore, spazio 162
scultore: Emilio Quadrelli, anno 1889
Monumento Carcano di Bregnano - Edicola D di Ponente Superiore, spazio 179
architetto: Cesare Nava, scultore: Antonio Carminati, anno 1904
Monumento Sarti - Galleria AB di Ponente Superiore, spazio 93
scultore: Giovanni Strazza, anno 1870
Monumento Macchi Sommaruga - Galleria B di Levante Superiore, spazio 76
scultore: Enrico Butti, anno 1908
Monumento Stobbia - Galleria BG di Levante Superiore, spazio 48
scultore: Francesco Penna, anno 1921
Monumento Rodolfo Spotti - Galleria BG di Levante Superiore, pilastro 35
scultore: Enrico Pancera
Monumento Enzo Tortora - Edicola F, Levante Superiore
architetto: Ruggero Ercoli, anno 1988
Monumento Alessandro Manzoni - Famedio
architetto: Carlo Maciachini, scultore: Giannino Castiglioni, anno 1883, 1958
Monumento Neera - Cripta del Famedio
Scultrice: Lina Arpesani, anno 1921
Monumento Galbiati - Edicola G di Ponente Superiore, spazio 7
scultore: Enrico Butti, anno 1885
Monumento Boito - Edicola G di Ponente Superiore, n. 16
scultore: Luigi Albertini, Ludovico Pogliaghi, anno 1921
Monumento Giovanni Maccia - Galleria BG di Ponente Superiore, spazio 38
scultore: Luigi Crippa, anno 1869
Monumento Sarti - Galleria AB di Ponente Superiore, spazio 93
scultore: Giovanni Strazza, anno 1870
Monumento Alessandro Manzoni - Famedio
architetto: Carlo Maciachini, scultore: Giannino Castiglioni, anno 1883, 1958