Orari
lunedì | da martedì a domenica |
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chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
Sul lato sinistro del viale principale, nel Riparto III, troviamo il Monumento Bosisio, opera dello scultore Domenico Ghidoni. La scultura rende omaggio alla memoria di Anna Bosisio (Annetta), morta diciottenne nel 1897 e unica figlia di Luciano Bosisio, agiato perito edile e capomastro. Ghidoni, plasmando con abilità e perizia il materiale bronzeo, modella le spire di fumo che si innalzano dalla fiaccola ai piedi del monumento, trasformandole nelle coltri del grande letto dove riposa Anna. La giovane, circondata da un cuscino di rose, sembra si sia appena coricata. I fiori, grandi tanto quanto la testa minuta della fanciulla, sono appena sbocciati: rappresentano una transizione tra il sonno eterno di Anna e una vita appena nata. Toccante è la dedica dei genitori posta sopra le lenzuola che così recita: “O dilettissima/ dalla luce del tuo beato riposo/ prega conforto ai genitori/ che amasti tanto/ e che invano ti chiamano”. Delicato, sognante e metafisico, il Monumento Bosisio è stato molto apprezzato dalla borghesia lombarda.
Domenico Ghidoni (1857-1920) è stato un abile scultore di gusto verista. Di famiglia contadina, Ghidoni inizia nel 1877 la sua attività artistica a Brescia, come apprendista. Negli anni 1879-1880 frequenta i corsi di ornato tenuti da Lorenzo Vela, fratello del noto scultore Vincenzo, prospettiva e disegno di figura all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano. Nel soggiorno milanese, Ghidoni sposa la causa artistica del verismo facendolo suo e aggiungendo una nota di malinconia che mancava alla corrente. Nei Cimiteri Monumentali di Milano e Brescia sono presenti numerose sue opere.
F.C.
Questo Monumento è parte dei seguenti percorsi in evidenza:
- Liberty
- Pietra Viva