Orari
lunedì | da martedì a domenica |
---|---|
chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
Così Ovidio scrisse nel mito di Pigmalione, una fra le narrazioni più famose e acclamate dal pubblico contenute nel poema le “Metamorfosi”. Nella versione del poeta romano, Pigmalione era un abile scultore che un giorno decise di scolpire nell’avorio una donna ideale. Era così bella che se ne innamorò tanto da chiamarla amore e sposa. Il suo desiderio sentimentale e carnale era tale da spingerlo a invocare la dea dell’Amore Venere, affinché facesse prendere vita alla statua: come d’incanto, il duro avorio si ammorbidì e la bellissima donna prese vita effondendo i suoi primi respiri.
Il Cimitero Monumentale vuole rendere omaggio a tutte quelle opere scultoree che fanno vivere eternamente nel marmo, nella pietra o nel bronzo il ricordo dei defunti, con ritratti naturalistici fedeli al reale, o con allegorie che sembrano prendere vita davanti ai visitatori.
L’itinerario inizia con il monumento Graziani Marchi caratterizzato dalla rappresentazione di un angelo che crea dal duro bronzo la donna sepolta. Si prosegue con il monumento Bosisio, dove Domenico Ghidoni modella nel bronzo, con estrema raffinatezza, il volto di una giovane fanciulla addormentata, circondato da delicati gigli recisi e sparsi sul guanciale; nel monumento Jole Ranza, intitolato Avida mors, l’autore, Domenico Pecora, restituisce l’immagine di una donna che affiora da un articolato cesello bronzeo fitoforme nel quale si nasconde la Morte: la ragazza, legata al bronzo nel quale è plasmata, è incapace di fuggire e liberarsi. Nel monumento Erminia Cairati Vogt, la silhouette femminile sembra stia nascendo dal marmo, in uno stato di sospensione temporale; nel monumento Prada Corielli il bronzo prende vita: una bellissima donna, una moderna Ninfa trasformata in fronde e fiori, si libera e galleggia nell’aria, quasi in uno stato embrionale. Con il monumento Carinelli Montini, che rende omaggio a Giuseppe Verdi, si viene trasportati in una tranquilla quotidianità, dove il tempo si ferma e tutto scorre più lento, come se il compositore fosse seduto davanti a noi. Il monumento Radaello Monticelli è una statua che raffigura la giovane defunta, in atteggiamento assorto e pensoso, vincolata al marmo della base scultorea; nel simpatico monumento Guffanti, con il gruppo scultoreo intitolato Sinite parvulos venire ad me, si può vedere la tenerezza dei putti che si arrampicano e gioiscono alla vista della rappresentazione grezza e bronzea della natura. Dolce e familiare è invece il monumento Mengoni, nel quale è raffigurato Giuseppe Mengoni - noto architetto progettista della Galleria Vittorio Emanuele - e la giovane figlia, morta tre anni dopo il padre, sepolti insieme in un ricordo eterno. Il percorso si conclude con il monumento Maga Mambroni, dove l’anima di Adelaide (Lalletta), foggiata in stile Liberty, è per sempre accolta e sostenuta da bronzei angeli.
Le persone, con le loro vite, le loro storie e le loro singolarità, sono le protagoniste assolute: incontrando l’eternità del bronzo e del marmo diventano opere d’arte.
F.C.
Monumento Maria Graziani Marchi - Riparto V, spazio 24
scultore: Francesco Penna, anno 1913
Monumento Bosisio - Riparto III, spazio 30-34
scultore: Domenico Ghidoni, anno 1899
Monumento Jole Ranza - Riparto XIV, spazio 76
scultore: Domenico Pecora, anno 1920
Monumento Erminia Cairati Vogt - Cineriario Levante, spazio 176
scultore: Leonardo Bistolfi, anno 1900
Monumento Prada Corielli - Riparto XV, spazio 144-146
scultore: Enrico Pancera, anno 1920
Monumento Carinelli Montini - Riparto XIX, spazio 205
scultore: Ernesto Bazzaro, anno 1906 e 1968
Monumento Radaello Monticelli - Circondario di Ponente, spazio 63-65
scultore: Ernesto Bazzaro, anno 1891
Monumento Guffanti - Riparto IX, spazio 404-406
scultore: Ernesto Bazzaro, anno 1918
Monumento Giuseppe Mengoni - Circondario di Ponente, spazio 31-33
scultore: Francesco Barzaghi, anni 1879-1881
Monumento Lalletta Maga Mambroni - Riparto I, spazio 221
scultore: Cesare Ravasco, anni 1909-1910
Monumento Graziani Marchi - Riparto V, spazio 24
scultore: Francesco Penna, anno 1913
Monumento Jole Ranza - Riparto XIV, spazio 76
scultore: Domenico Pecora, anno 1920
Monumento Erminia Cairati Vogt - Cinerario Levante, spazio 176
scultore: Leonardo Bistolfi, anno 1900
Monumento Prada Corielli - Riparto XV, spazio 144-146
scultore: Enrico Pancera, anno 1920
Monumento Carinelli Montini - Riparto XIX, spazio 205
scultore: Ernesto Bazzaro, anni 1906 e 1968