Orari
lunedì | da martedì a domenica |
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chiuso | 08:00 - 18:00 |
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Dalla maestria dello scultore Enrico Pancera (1882-1971), nasce nel 1920 questo gruppo scultoreo in bronzo capace di distinguersi per la sua struttura leggera e per l’estetica sorprendente.
L’opera ha due nomi: “Anima candida che si eleva tra le rose”, il nome con il quale la scultura è conosciuta e “Figura d’angelo che nasce da un cespo di rose”, ovvero la titolazione scelta dall’autore alla presentazione del progetto. Entrambi i nomi descrivono con chiarezza il soggetto rappresentato. La figura femminile si sviluppa in un movimento di elevazione circolare, come se stesse, con grazia, sorgendo dalla solida base. Si libera dalle nodose radici della materialità del corpo e con leggerezza sia spirituale che fisica dispiega le ali angeliche.
Il rigoglioso fiorire di rose dalle quali la figura si origina e che avvolge delicatamente l’intero gruppo non ha la sola funzione ornamentale ma richiama anche lo stile decorativo del Liberty lombardo e dell’Art Nouveau.
L’anima che si libra verso l’alto lasciando il corpo come una crisalide dopo la metamorfosi è uno fra i temi più frequenti sviluppati in ambito funerario ma in questo caso, il raffinato stile di Pancera unito al virtuosismo dei motivi vegetali e al particolarissimo sviluppo circolare del gruppo, rendono il monumento Prada Corielli una fra le opere più originali del Cimitero Monumentale.
Enrico Pancera, scultore trasferitosi in giovane età a Milano, studiò dapprima alla Scuola di Arti Applicate del Castello Sforzesco e, successivamente, all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove ebbe Enrico Butti come maestro. Al Cimitero Monumentale fu un artista molto prolifico e fra le sue opere più note ricordiamo il monumento sul Rialzato di Ponente per l’aviatore Umberto Fabè, agguantato dai tentacolari capelli serpentini della testa di Medusa, straordinaria reinterpretazione statuaria del dipinto di Caravaggio conservato agli Uffizi di Firenze.
C. T.