Il linguaggio segreto della bellezza

Il linguaggio segreto della bellezza

Nella storia dell’arte la rappresentazione della figura femminile ha seguito l’evoluzione dei tempi, modificandosi in base al sentire morale ed etico e al mutare dei canoni legati a mode, ideali di bellezza, usi e costumi sociali. Nella Preistoria, ad esempio, i manufatti ritraggono silhouette sinuose e generose, spesso associate al culto della dea madre, simbolo di fecondità e procreazione. Nell’antica Grecia e nella Roma classica, invece, il corpo viene esaltato come ideale di bellezza, armonia e proporzione. Nel corso del Medioevo l’arte sacra è prevalentemente incentrata su figure maschili e le donne sono spesso rappresentate con corpi coperti e casti, nel ruolo di madri, sante o martiri. Nel Rinascimento, ritorna nell’arte l’ideale di bellezza neoclassica, con figure muliebri sensuali e armoniose, che si protrae nel periodo Barocco e Rococò. Verso la fine dell’Ottocento la donna assume il ruolo di “femme fatale”, raffigurazione ipnotica e ammaliante, avvolta da un alone di mistero.

Gli esempi di scultura funeraria presenti al Cimitero Monumentale costituiscono una vasta campionatura di stili e rappresentano un efficace esempio della forza comunicativa della statuaria femminile: corpi seducenti o materni, nudi casti, figure allegoriche e simboliche, ritratti realistici. Ciascuna scultura reca in sé una storia e un significato e si fa portavoce del racconto racchiuso nelle pieghe plastiche del modellato.

Sulla sepoltura di Maria Beruccini, ad esempio, opera di Piero da Verona (1888-1939), è rappresentata una donna sdraiata voluttuosamente, il viso riverso all’indietro, le labbra socchiuse, i seni scoperti. L’epigrafe riporta una misteriosa richiesta “Non dite ad alcuno perché sono morta”. Altro monumento degno di nota è quello realizzata dallo scultore Domenico Pecora (1883-1963) per Jole Ranza: una sorta di Dafne, ninfa trasformata in lauro, cerca di liberare il proprio corpo da un tappeto di fiori recisi, fra i quali spunta la Morte armata di falce, pronta a ghermirla. 

Di gusto neoclassico, invece, l’edicola della famiglia Dall’Ovo sulla quale campeggiano tre allegorie femminili: la Meditazione sul Mistero della Morte, al centro, il Dolore muto, a destra e, sulla sinistra, il Pianto. Queste ultime sono scolpite nude, spoglie e vulnerabili di fronte alla sofferenza e all’ineluttabilità del trapasso di una persona amata. 

Le donne austere che tessono il filo della vita sull’edicola Bazzoni, realizzata dallo scultore Alberto Bazzoni (1889-1973), sono le Tre Parche. Il riferimento è al mito classico nel quale Atropo, con le sue forbici, taglia la sottile trama dell’esistenza, determinando il destino della vita umana e sancendone la fine. 

La rappresentazione del corpo femminile senza veli al Cimitero Monumentale è stata, in alcuni casi, oggetto di forti critiche. L’edicola Airoldi Casati, ad esempio, realizzata dello scultore Enrico Butti (1847-1932), fece molto scalpore perché rappresentava realisticamente le spoglie della giovane Isabella solo parzialmente coperte dalle coltri del letto. Nel caso dell’edicola Branca, l’opera che vi era inizialmente collocata, Volo d’angeli, opera di Ernesto Bazzaro (1859-1937), venne rimossa perché giudicata dall’autorità religiosa “sconveniente” a causa di figure muliebri eccessivamente fedeli al vero, solo parzialmente coperte dal panneggio. 

Se la città dei vivi che attraversiamo quotidianamente nella nostra vita frenetica e laboriosa è connotata da opere scultoree in prevalenza maschili, la città dei morti è vivificata da rappresentazioni femminili che, di volta in volta, si fanno portavoce del dolore, della speranza, della ciclicità della vita, dell’affetto e diventano simboli e allegorie di un linguaggio funebre universale che riesce a comunicare a tutti coloro che si mettono in ascolto. 

E.F.

Itinerario

Mappa Percorso Lungo
  • 1

    Sepoltura Colombo - Emiciclo, spazio 147
    Scultore: Angelo Galli (1870-1933)
    Anno: 196-1927

  • 2

    Edicola Dall'ovo - Riparto IV, spazio 83
    Scultore: Luigi Secchi
    Architetto: Francesco Secchi
    Anno: 1911-1912

  • 3

    Edicola Airoldi Casati - Riparto V, spazio 86 
    Scultore: Enrico Butti
    Anno: 1890

  • 4

    Monumento Bellani - Riparto III, spazio 152A
    Scultore: Remo Brioschi
    Anno: 1952

  • 5

    Edicola Gaetano Casati - Riparto VI, spazio 142 
    Scultore: Antonio Carminati
    Architetto: Gaetano Moretti
    Anno: 1900-1901

  • 6

    Monumento Jole Ranza - Riparto XIV, spazio 76
    Scultore: Domenico Pecora
    Anno: 1920

  • 7

    Edicola Sesana - Necropoli, spazio 154
    Scultore: Ambrogio Bolgiani
    Architetto: Francesco Garavaglia
    Anno: 1921-1923 

  • 8

    Monumento Bazzoni - Riparto XVII, spazio 1 
    Scultore: Alberto Bazzoni
    Anno: 1931 – 1932

  • 9

    Monumento Beruccini - Riparto IX, giardino 347 
    Scultore: Piero da Verona
    Anno: 1914

  • 10

    Edicola Bardelli - Riparto IX, spazio 369-370-371
    Scultore: Attilio Strada
    Anno: 1915

  • 11

    Monumento Sanvidotti - Riparto IX, spazio 535
    Scultore: Alfredo Sasfi
    Anno: 1921

Mappa Percorso Breve
  • 1

    Sepoltura Colombo - Emiciclo, spazio 147
    Scultore: Angelo Galli (1870-1933)
    Anno: 196-1927

  • 2

    Edicola Dall'ovo - Riparto IV, spazio 83
    Scultore: Luigi Secchi
    Architetto: Francesco Secchi
    Anno: 1911-1912

  • 3

    Edicola Airoldi Casati - Riparto V, spazio 86 
    Scultore: Enrico Butti
    Anno: 1890

  • 4

    Monumento Bellani - Riparto III, spazio 152A
    Scultore: Remo Brioschi
    Anno: 1952

  • 5

    Edicola Gaetano Casati - Riparto VI, spazio 142 
    Scultore: Antonio Carminati
    Architetto: Gaetano Moretti
    Anno: 1900-1901

Media Gallery

1. Sepoltura Colombo
1. Sepoltura Colombo
1. Sepoltura Colombo (particolare)
1. Sepoltura Colombo (particolare)
2. Edicola Dall'ovo
2. Edicola Dall'ovo
2. Edicola Dall'Ovo (particolare)
2. Edicola Dall'Ovo (particolare)
2. Edicola Dall'Ovo (particolare)
2. Edicola Dall'Ovo (particolare)
3. Edicola Airoldi Casati
3. Edicola Airoldi Casati
3. Edicola Airoldi Casati (particolare)
3. Edicola Airoldi Casati (particolare)
4. Monumento Bellani
4. Monumento Bellani
4. Monumento Bellani (particolare)
4. Monumento Bellani (particolare)
4. Monumento Bellani (particolare)
4. Monumento Bellani (particolare)
5. Edicola Gaetano Casati
5. Edicola Gaetano Casati
5. Edicola Gaetano Casati
5. Edicola Gaetano Casati
6. Monumento Jole Ranza
6. Monumento Jole Ranza
6. Monumento Jole Ranza (particolare)
6. Monumento Jole Ranza (particolare)
6. Monumento Jole Ranza (particolare)
6. Monumento Jole Ranza (particolare)
7. Edicola Sesana
7. Edicola Sesana
7. Edicola Sesana (particolare)
7. Edicola Sesana (particolare)
8. Monumento Bazzoni
8. Monumento Bazzoni
8. Monumento Bazzoni (particolare)
8. Monumento Bazzoni (particolare)
8. Monumento Bazzoni (particolare)
8. Monumento Bazzoni (particolare)
8. Monumento Bazzoni (particolare)
8. Monumento Bazzoni (particolare)
9. Monumento Beruccini
9. Monumento Beruccini
9. Monumento Beruccini
9. Monumento Beruccini
10. Edicola Bardelli
10. Edicola Bardelli
10. Edicola Bardelli (particolare)
10. Edicola Bardelli (particolare)
11. Monumento Sanvidotti
11. Monumento Sanvidotti
11. Monumento Sanvidotti (particolare)
11. Monumento Sanvidotti (particolare)
11. Monumento Sanvidotti (particolare)
11. Monumento Sanvidotti (particolare)