Orari
lunedì | da martedì a domenica |
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chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
L’edicola Peduzzi, situata nella Necropoli, è caratterizzata da un’imponente struttura in granito, arricchita dalla presenza di un elaborato impianto scultoreo e decorativo. Alla base dell’edificio quattro archi a tutto sesto racchiudono lunette bronzee, raffiguranti angeli, figure umane femminili e maschili e inserti floreali e arborei. Queste rappresentazioni, di impronta Liberty, sono allegorie del dolore, dell’omaggio ai defunti, del cordoglio e della vicinanza angelica al sepolcro. Sulla cima dell’edicola, dotata di un culmine a spioventi, è collocata un’urna cineraria in bronzo coperta da un drappo che, oltre a rappresentare un importante elemento decorativo per questa architettura protesa verso l’alto, richiama il simbolismo legato alla casa e al concetto dell’”ultima dimora”.
La lavorazione plastica del cancello rimanda all’iconografia dell’albero della vita, simbolo di nascita e rinascita (e, in senso più ampio, di immortalità), che estende le sue fronde sulla croce centrale.
L’edicola, realizzata tra il 1910 e il 1911 dallo scultore Enrico Cassi (1863 – 1913) con l’aiuto dell’ingegnere Urbano Marzoli, appartiene alla famiglia Peduzzi e all’interno vi si trovano due statue in memoria di Maria e Giovanni Peduzzi, morti entrambi in giovane età, rispettivamente nel 1897 e nel 1906.
Cassi, allievo dell’Accademia di Brera e dello scultore Francesco Barzaghi, è stato un artista prolifico, vincitore del concorso per il monumento ai Fratelli Cairoli di Pavia (1900) e attivo a Milano con varie commissioni, fra cui il Monumento al generale Dezza (1902) situato ai Giardini Pubblici. Negli anni, Cassi realizza varie opere anche all’interno del Cimitero Monumentale, occupandosi sia di monumenti che di edicole.
S.C.
Questa Edicola è parte dei seguenti percorsi in evidenza:
- Un'eterna primavera
- Le simbologie arcane del Monumentale