Orari
lunedì | da martedì a domenica |
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chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
Poco lontano da una delle più celebri sepolture del Cimitero Monumentale, l’edicola Campari che separa i Rialzati A e B di ponente, nel settore B si trova il monumento funebre della famiglia Kramer, dei cui defunti qui tumulati, ritratti e lunghe epigrafi poste alla base della struttura celebrano meriti e lodi. Due genietti della morte compaiono inginocchiati ai lati, quello di sinistra piange reggendo la fiaccola della vita rovesciata, mentre l’altro, a destra, sta soffiando per spegnerla. Alla sommità è posta una figura femminile dai lunghi capelli e dalla veste all’antica che siede afflitta su un seggio neoclassico sul cui bracciolo poggia un grande libro.
È la personificazione de Il dolore della Scienza che si dispera per la perdita umana e civile di Edoardo (1829-1869) “carissimo a tutti i buoni per coltura di mente” e Antonio Kramer (1806-1853) “cultore nobilissimo della scienza”. È proprio per loro, unico figlio e cognato, oltre che per il marito Carlo Kramer (1793-1844), industriale tessile di origine tedesca, e per il resto della famiglia, che Teresa Berra commissionò questo monumento dove, dal 1879, riposa anch’essa. Patriota milanese coltissima e illuminata, Teresa, alla morte dell’amato figlio Edoardo, ingegnere, politico e soldato volontario nelle Guerre di Indipendenza, istituì a Milano in sua memoria la Pia Fondazione Edoardo Kramer, per incentivare la ricerca tecnica e scientifica, ancora oggi esistente. Nell’ambito della Società di Incoraggiamento di Arti e Mestieri, sorta a Milano nel 1838, una delle più longeve istituzioni italiane che dal Risorgimento opera come centro di formazione tecnica, Antonio Kramer fu direttore della scuola e del laboratorio di chimica industriale, fondati nel 1842. A partire dal 1844 fino all’anno della sua morte, Antonio, è stato anche conservatore del Museo di Storia Naturale della città collocato nei Giardini di Porta Venezia; nella stessa zona, una via porta il suo nome.
Nel 1872 Vincenzo Vela (1820-1891) realizza il monumento funebre dei Kramer. Scultore svizzero, Vela si forma a Milano all’Accademia di Brera. In città egli sarà inizialmente influenzato dalla pittura romantica di Francesco Hayez (1791-1882), ma il suo linguaggio si sposterà in seguito anche verso il verismo, anche nei suoi risvolti sociali. Si ricordi la delicata Preghiera del Mattino (1846), opera giovanile dell’artista, commissionata dai Litta e oggi esposta presso Palazzo Morando a Milano.
M.C.
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