Nel mese in cui si celebra la Giornata internazionale per i diritti delle donne, il Cimitero Monumentale rende omaggio ad alcune delle numerosissime personalità femminili che, nei più svariati ambiti, sono riuscite a dimostrare talento, forza, caparbietà, coraggio e che qui trovano riposo. La consapevolezza della necessità di un mondo più equo e paritario passa attraverso la memoria di coloro che non si sono arrese di fronte a sfide umane e professionali. 

Il percorso comincia simbolicamente nel Famedio dove, nel 2021, dopo oltre 150 anni di storia del Cimitero, è stata tumulata per la prima volta una donna: Carolina Fracci, in arte Carla, una fra le più grandi ballerine del ventesimo secolo. Formatasi alla Scala, dove si è diplomata nel 1954, ha raggiunto il titolo di prima ballerina nel 1958, a soli 22 anni.

Per Giuditta Sommaruga, filantropa milanese che lasciò in eredità all’Ospedale Maggiore di Milano il proprio ingente patrimonio, Giannino Castiglioni progettò un sarcofago in pietra nella Gallerie Superiori di Ponente. Il monolite, ultima dimora terrena della nobildonna, viene simbolicamente scortato nell’aldilà da 10 figure femminili di differenti età, allusione alle diverse fasi della vita e richiamo al ruolo centrale e vivificatore delle donne.

Coltissime e illuminate figure ottocentesche furono Teresa Berra, istitutrice della Pia Fondazione Edoardo Kramer, ente dedicato alla ricerca tecnica e scientifica ancora oggi esistente, e Clara Maffei, patriota e mecenate che raccolse intorno a sé i più significativi rappresentanti dell’arte e della letteratura del XIX Secolo.

Nel panorama teatrale del XX secolo brillarono due artiste che qui trovano riposo: Tina Di Lorenzo e Dina Galli. Per la prima Leonardo Bistolfi modella un bassorilievo in bronzo così descritto dal marito: “Sorretta e accompagnata nell’ultima dimora, così come l’accompagnavano nelle vie della sua vita, da due figure alate: la Bontà e l’Arte: la sua Arte”. Per la seconda, lo scultore Angelo Biancini, incaricato da apposito comitato per le onoranze, interpreta il tema iconografico della Commedia.

Una bellissima Tersicore in bronzo, opera di Arturo Martini, adorna la sepoltura di Irina Lukaszewicz, ballerina classica, mentre quella dell’aviatrice Gaby Angelini è sormontata dalla rappresentazione simbolica dell’ascesa al cielo dell’anima.

Se alla prima direttrice donna della Pinacoteca di Brera, Fernanda Wittgens, sono tributati gli onori della sepoltura nel Mausoleo Palanti, alla scrittrice Anna Radius Zuccari - in arte Neera - quelli della tumulazione nella Cripta del Famedio. 

Anche la poetessa Alda Merini, dalla cui penna sono stati tratti i versi che titolano questo percorso e con la cui sepoltura termina l’itinerario di memoria, è accolta nella Cripta del Famedio e ricorda a tutte e a tutti che “[…] Si può essere qualcuno semplicemente pensando.”