Orari
lunedì | da martedì a domenica |
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chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
Paolo Troubetzkoy (1866-1938) nacque a Verbania-Intra da padre russo, il principe Pietro Troubetzkoy, e da madre statunitense, la cantante lirica Ada Winans. L’anno successivo alla nascita dell’artista, la famiglia si trasferì in una villa che venne da subito frequentata da diverse personalità dell’epoca tra cui i pittori Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni entrambi legati al movimento artistico-culturale della Scapigliatura. Proprio ispirandosi a loro il giovane Paolo mosse i suoi primi passi in ambito artistico. Nel 1884 Troubetzkoy si trasferì a Milano dove, per un breve periodo, studiò scultura con Giuseppe Grandi ed Ernesto Bazzaro. Lasciò presto gli studi per concentrarsi sul lavoro dal vero e sullo studio degli animali, soggetto di molte sue opere. Nel 1886 espose per la prima volta, a Brera, una scultura dal titolo “Un cavallo”.
Nel 1898 Troubetzkoy si trasferì invece in Russia dove insegnò scultura all’Accademia di Belle Arti di Mosca, incoraggiando i suoi studenti a copiare dal vero. L’anno successivo incontrò Lev Tolstoj che ritrasse con due busti e che lo portò a diventare vegetariano (Tolstoj lo era e ciò lo colpì molto). In Russia scolpì anche il monumento allo zar Alessandro III, posto nella città di San Pietroburgo. Nel frattempo cominciò a esporre con frequenza in diverse città italiane e anche a Parigi. Rimase in Russia fino allo scoppio della rivoluzione del 1905 per poi stabilirsi a Parigi. A partire dal 1911 le opere di Paolo Troubetzkoy vennero esposte in alcune mostre individuali in alcune città americane, tra cui Buffalo, Chicago, St. Louis, Boston e New York. L’artista decise allora di stabilirsi momentaneamente negli Stati Uniti per via dello scoppio della Prima guerra mondiale. Qui continuò il suo lavoro di scultore ritraendo nativi americani, grandi attori di Hollywood e animali.
Nel 1921 Paolo Troubetzkoy tornò a Parigi, ma era solito passare le estati nella sua casa sul Lago Maggiore. Negli ultimi anni della sua vita continuò a lavorare assiduamente nonostante una grave forma di anemia che lo portò alla morte nel 1938. Come da lui richiesto, i gessi delle sue opere sono conservati nel Museo del Paesaggio di Verbania. Definito dalla critica scultore impressionista, fu un grande ritrattista e tra le sue opere si possono osservare ritratti di molte grandi personalità tra cui Gabriele D’Annunzio, Lev Tolstoj, Giovanni Segantini, Giuseppe Garibaldi, Arturo Toscanini, George Bernard Show e George Sand.
Questo percorso comprende tutte le opere di Troubetzkoy presenti all’interno del Monumentale.
L.R.
Monumento Vispo Pizzini - Emiciclo giardino 133
Scultore: Paolo Troubetzkoy, anno 1898
Monumento De Sceleschi Barbiera - Riparto 4 giardino 108
Architetto: Luigi Conconi, scultore: Paolo Troubetzkoy, anni 1894-1895
Monumento Galimberti - Riparto 3 giardino 173, 174
Architetto: Nazzareno Moretti, scultore: Paolo Troubetzkoy, anno 1915
Monumento Luigia Limido in Pizzini - Riparto 3 giardino 192
Scultore: Paolo Troubetzkoy, anno 1898
Monumento Magnaghi - Circondante di ponente giardino 61
Scultore: Paolo Troubetzkoy, anni 1888-1889
Monumento Capelli - Circondante di ponente giardino 555
Scultore: Paolo Troubetzkoy, anno 1895
Monumento Papa - Giardini cinerari di levante 171
Scultore: Paolo Troubetzkoy, anno 1898
Monumento Galbiati - Circondante di levante giardino 438
Scultore: Paolo Troubetzkoy, anno 1889
Monumento Cameroni - Galleria AB superiore di ponente 87 pilastro
Architetto: Giovanni Rocco, scultore: Paolo Troubetzkoy, anno 1914
Monumento Vispo Pizzini - Emiciclo giardino 133
Scultore: Paolo Troubetzkoy, anno 1898
Monumento De Sceleschi Barbiera - Riparto 4 giardino 108
Architetto: Luigi Conconi, scultore: Paolo Troubetzkoy, anni 1894-1895
Monumento Luigia Limido in Pizzini - Riparto 3 giardino 192
Scultore: Paolo Troubetzkoy, anno 1898
Monumento Papa - Giardini cinerari di levante 171
Scultore: Paolo Troubetzkoy, anno 1898
Monumento Cameroni - Galleria AB superiore di ponente 87 pilastro
Architetto: Giovanni Rocco, scultore: Paolo Troubetzkoy, anno 1914