Orari
lunedì | da martedì a domenica |
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chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
L’espansione urbana di Milano dettata, in particolar modo negli ultimi due secoli, dal grande sviluppo delle attività industriali meneghine, non adombra il prestigio conferito alla città dal suo vasto patrimonio culturale e artistico, dalla sua storia millenaria e dalla vivacità intellettuale che la connota. Il suo eclettismo e poliedricità derivano anche dalle numerose eccellenze nel settore dello spettacolo e dell’intrattenimento, dal teatro al cinema passando per la televisione e lo sport.
In questo percorso andremo a ricordare proprio coloro che, grazie ai successi sportivi collezionati, hanno dato lustro a Milano, contribuendo alla notorietà della città nel mondo: gli atleti milanesi, infatti, possono vantare molteplici trofei e riconoscimenti non solo a livello italiano, ma anche internazionale. La storia dello sport, tuttavia, non è fatto solo dai grandi personaggi che hanno primeggiato nella loro disciplina, ma anche da persone meno note, ugualmente meritevoli di ricordo in virtù dell’eredità umana e culturale che hanno lasciato.
Milano, oltre ad essere un punto di riferimento nel mondo del calcio grazie alle due prestigiose squadre autoctone - Milan e Inter - che danno vita a uno dei derby sportivi più sentiti, può essere considerata esemplare anche nel campo del ciclismo. Nel 1909 importanti firme della Gazzetta dello Sport organizzarono alcune tra le prime competizioni ciclistiche, conosciute ormai come le “classiche” quali il Giro di Lombardia, la Milano-Sanremo e soprattutto il Giro d’Italia. Uno di loro è stato Tullo Morgagni a cui è dedicato un iconico monumento di famiglia, realizzato dall’artista Enzo Bifoli. Nella Cripta del Famedio, invece, è tumulato Antonio Maspes, ciclista sette volte campione del mondo di velocità. La presenza nel Cimitero Monumentale del monumento dedicato alla famiglia di Edoardo Bianchi, fondatore dell’omonima e celeberrima fabbrica di biciclette, contribuisce ad arricchire il panorama ciclistico milanese ricordato in questo luogo di memoria.
Alla sinistra dello spazio denominato “Emiciclo”, è possibile individuare il monumento dedicato alla famiglia di Nerina Bertolini, coniugata Pauly, cestista pavese campionessa d’Europa con la nazionale di pallacanestro nel 1938 e insignita con la medaglia d’argento al valore atletico dal CONI.
All’esterno del Riparto Acattolici, il monumento dedicato alla giovane nuotatrice Daniela Samuele, perita tragicamente in un incidente aereo nel 1966 insieme ai compagni della nazionale, costituisce un interessante esempio di dinamismo scultoreo.
L’omaggio alle gesta di grandi campioni dell’automobilismo quali Antonio e Alberto Ascari e Mario Alborghetti lo troveremo vicino al Tempio Crematorio. Tutti e tre molto giovani, furono legati dalla medesima e altrettanto tragica sorte, in quanto vittime di incidenti mortali sulle piste durante le gare.
Il percorso commemora non solo chi ha praticato lo sport, ma anche chi lo ha raccontato, in particolare sulla carta stampata. Sono qui presenti alcune tra le punte di diamante del giornalismo sportivo come il già citato Tullo Morgagni, Augusto Avanzini e due direttori della Gazzetta dello Sport quali Gino Palumbo e Candido Cannavò. Fondata a Milano nel 1896, la Gazzetta dello Sport è uno dei più conosciuti quotidiani sportivi italiani e uno dei più longevi d’Europa, oltre a distinguersi per il caratteristico colore rosa delle sue pagine. Il monumento funebre di Gino Palumbo sottolinea il significativo contributo del defunto alla cronaca agonistica, recando scolpiti alcuni fogli di giornale.
Il percorso si conclude nella Cripta del Famedio nella quale sono stati tumulati alcuni tra i personaggi più celebri del panorama sportivo a livello italiano e internazionale, tra tutti Giuseppe Meazza, stella della nazionale italiana di calcio e campione del mondo, a cui è intitolato lo Stadio di San Siro.
C.Z.
Sepoltura Carla Fracci - Famedio, ala Est
Monumento Morgagni - Terrazzo BC di Ponente, nicchia 3
architetto e scultore: Enzo Bifoli, anno 1930
Monumento Bertolini-Pauly - Riparto C di Ponente, Giardino 46C
architetto: Marco Panzeri, anno 2006
Monumento Samuele - Riparto EF Esterno di Ponente, spazio 13
scultore: Tonino Grassi, anno 1967
Monumento Bianchi - Rialzato A di Ponente, giardino 185
anno 1936
Edicola Rizzoli - Riparto XVII, spazio Z
architetto: Achille Castiglioni, Pier Giacomo Castiglioni, scultore: Giannino Castiglioni, anni 1952-1953
Edicola Pirelli - Riparto IX, spazio 541
architetto: Luca Beltrami, ingegnere: Giovanni Battista Casati, anni 1919-1921
Monumento Ascari - Riparto XV, spazio 382-384
scultore: Orazio Grossoni, Michele Vedani, anno 1928 e 1955
Monumento Alborghetti - Riparto XVI, spazio 329
scultore: Gualtiero Anelli, Giuseppe Iaderi, anno 1922-1924
Monumento Palumbo - Riparto Esterno di Levante, spazio 138
scultore: Otello Montaguti, anno 1988
Edicola Avanzini - Riparto XI, spazio 231
scultore: Enrico Panzeri, anno 1973
Sepoltura Giuseppe Meazza - Cripta del Famedio, Pilastro 1
Sepoltura Carla Fracci - Famedio
Monumento Morgagni - Terrazzo BC di Ponente, nicchia 3
architetto e scultore: Enzo Bifoli, anno 1930
Monumento Samuele - Riparto EF Esterno di Ponente, spazio 13
scultore: Tonino Grassi, anno 1967
Edicola Rizzoli - Riparto XVII, spazio Z
architetto: Achille Castiglioni, Pier Giacomo Castiglioni, scultore: Giannino Castiglioni, anni 1952-1953
Edicola Pirelli - Riparto IX, spazio 541
architetto: Luca Beltrami, ingegnere: Giovanni Battista Casati, anni 1919-1921
Sepoltura Giuseppe Meazza - Cripta del Famedio, Pilastro 1