Orari
lunedì | da martedì a domenica |
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chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
La sepoltura di Ettore Levis nel riparto ebraico, un bassorilievo in marmo di Carrara che raffigura un paesaggio montano, opera dello scultore Giannino Castiglioni, apre questa passeggiata dedicata ad alcuni dei protagonisti del mondo dell’alpinismo e dell’escursionismo. L’epigrafe che la correda celebra il coraggio e il valore di coloro che si cimentarono e, tuttora, si cimentano in impegnative e importanti imprese lungo le strade di montagna, talvolta pagando con la vita il prezzo dell’intraprendenza: “Allievo ingegnere, che la sventura colpì nella gioia di un ardimento magnifico”. Levis morì, infatti, durante un’escursione sulle cime della Valmalenco. Anche Angioletto Mascetti subì medesimo destino e morì giovanissimo, a soli diciassette anni, sul monte Zeda, nel verbanese. Ai piedi della sepoltura Levis è presente una targa in bronzo datata 1923, posata dal CAI (Club Alpino Italiano) per il cinquantenario della fondazione a ricordo dei “consoci caduti in montagna”. Il CAI venne fondato a Torino nel 1863 e la sezione milanese inaugurò 10 anni dopo, il 16 novembre. Nel percorso incontreremo molti illustri sepolti, membri dell’organizzazione. Fra questi, ad esempio, gli industriali Arnaldo Fontana Roux e Giovanni Battista Pirelli, o l’editore Ulrico Hoepli. Ma anche figure emblematiche per il CAI che ne ricoprirono la presidenza, come Mario Tedeschi, milanese appassionato di montagna e grande promotore dell’alpinismo popolare, a cui la SEM (Società Escursionisti Milanesi) intitolò un rifugio a quota 1428 m, in località Pialleral, sopra Pasturo; o Luigi Gabba, professore di chimica al Politecnico, per due volte presidente del Club Alpino, nonché suo socio fondatore. La “Biblioteca della Montagna”, nata nel 1873 e a lui intitolata, conserva la collezione completa della prima rivista d’alpinismo al mondo – “Alpine Journal”, fin dal numero iniziale (1863).
La passione per la montagna ha da sempre coinvolto anche figure femminili come Nuccia Colombo, moglie di Leopoldo Gasparotto, attivo nella Resistenza, martire di Fossoli, dove gli è stata intitolata la scuola elementare; insieme intrapresero il viaggio di nozze in Lapponia. Oppure Liliana Ponzoni, rappresentata sulla sua sepoltura al Rialzato A di Ponente, in tenuta da montagna.
Monumento Levis - Riparto Israeliti, campo 3, spazio 8-9
scultore: Giannino Castiglioni, anno 1913
Monumento Fontana Roux - Riparto Acattolici, campo 2, spazio 7
scultore: Giannino Castiglioni, anno 1925
Monumento Ulrico Hoepli - Riparto Acattolici, campo 4, spazio 78-79
scultore: Adolfo Wildt, anno 1924
Edicola Colombo Malachia - Riparto I, spazio 176
ingegnere: Michele Speranza, anno 1901-1902
Monumento Ponzoni - Rialzato A di Ponente, spazio 440-444
scultore: Giovanni Battista Tedeschi, anno 1941
Edicola Pirelli - Riparto IX, spazio 541
architetto: Luca Beltrami, ingegnere: Giovanni Battista Casati, anno 1919-1921
Monumento Tedeschi - Riparto IX, spazio 253
anno 1912
Monumento Mascetti - Riparto IX, spazio 320
scultore: Michele Vedani, anno 1916
Monumento Gabba - Riparto X, spazio 171
marmista: Anacleto Alziati, anno 1913
Monumento Poggi - Riparto III, spazio 145
scultore: Costantino Pandiani, anno 1895
Edicola Colombo Malachia - Riparto I, spazio 176
ingegnere: Michele Speranza, anno 1901-1902
Monumento Ponzoni - Rialzato A di Ponente, spazio 440-444
scultore: Giovanni Battista Tedeschi, anno 1941
Edicola Pirelli - Riparto IX, spazio 541
architetto: Luca Beltrami, ingegnere: Giovanni Battista Casati, anno 1919-1921
Monumento Mascetti - Riparto IX, spazio 320
scultore: Michele Vedani, anno 1916
Monumento Poggi - Riparto III, spazio 145
scultore: Costantino Pandiani, anno 1895