Orari
lunedì | da martedì a domenica |
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chiuso | 08:00 - 18:00 |
Ingresso libero
Entrata consentita fino a 30 minuti prima della chiusura
“Lo chiamavo “il nonno” e non “il nonno Giannino” perché era il mio unico nonno, non avendo mai conosciuto quello materno, morto molto giovane. Era un personaggio speciale, lavorava instancabilmente, ancora ultraottantenne, dalle otto di mattina fino alle sette di sera, anche il sabato, spesso la domenica, vacanze comprese […]”.
Dalle tenere parole del nipote, Piero Castiglioni, si può dedurre il lungo percorso terreno ed artistico dello scultore meneghino Giannino Castiglioni (1884-1971). Parlava solo il dialetto milanese e quando doveva spostarsi in Italia era molto fiero di affidare ai nipoti la responsabilità della traduzione.
Instancabile artefice ed autore di innumerevoli monumenti pubblici, si annoverano, tra i suoi progetti, il grande Sacrario Militare di Redipuglia (aperto nel 1938), l’apparato scultoreo del Sacrario ai Caduti del Monte Grappa (1935) ed il Sacrario militare di Caporetto (1938). Si ricordano, a Milano, i grandi medaglioni che decorano la Stazione Centrale (1931), la fontana di San Francesco in piazza Sant’Angelo (1927), l’importante commissione ricevuta per la realizzazione della seconda porta del Duomo (1950) con le Storie di Sant’Ambrogio e il monumento ai caduti della Resistenza di Piazzale Loreto (1960).
Non mancano nella sua produzione artistica opere a tema funerario, campo nel quale si è consacrata la sua fama di scultore, grazie anche alla prestigiosa committenza imprenditoriale milanese. Castiglioni, per poter lavorare a stretto contatto con la Fonderia Artistica Battaglia ed il Cimitero Monumentale di Milano, aprì - oltre allo studio di Corso di Porta Nuova - uno studio in prossimità del camposanto milanese, in Piazza Coriolano. Inoltre l’artista soggiornò per molti anni a Lierna (Lecco) dove ebbe sia la residenza e sia lo studio, affacciato sul lago: il comune di Lierna attualmente ospita la Gipsoteca Giannino Castiglioni.
Tra le sue innumerevoli opere custodite nel Cimitero Monumentale si ricordano: i bassorilievi in bronzo per la tomba di Alessandro Manzoni (1958), il suggestivo paesaggio montano per la tomba di Ettore Levis (1913), l’edicola Bernocchi (1931-1936) con le scene della Via Crucis, la Pietà dell’edicola Falck (1939- 1942) e l’imponente Ultima Cena dell’edicola Campari (1936-1939), tappa obbligatoria per un visitatore del Monumentale.
Oltre alle opere pubbliche, la produzione di Castiglioni è ricca di sculture di carattere più intimista, come i ritratti infantili (un esempio significativo è il monumento funebre all’amata figlia Piera, datato 1912), oppure opere in miniatura come le medaglie realizzate nell’arco di oltre tre decenni per lo stabilimento Johnson, interpretazione del “memento” ovvero della memoria, con targhe commemorative e ritratti di personaggi famosi.
Da tutto ciò traspare una figura complessa e multiforme che, nel corso della sua vita, ha spaziato dalla scultura all’architettura. Attualmente, all’interno della storiografia artistica, rimane ancora un autore defilato, pur avendo avuto le più prestigiose commissioni pubbliche e private soprattutto a partire dagli anni Trenta e che, per tutta la sua carriera, ha coltivato un rapporto davvero speciale e profondo con la sua città natale, Milano.
M.A.
Edicola Goldfinger - Riparto Israeliti, campo 6, spazio 23
architetto: Luigi Perrone, scultore: Giannino Castiglioni, anno 1926-1928
Monumento Levis - Riparto Israeliti, campo 3, spazio 8-9
scultore: Giannino Castiglioni, anno 1913
Monumento Lazzaroni - Rialzato B di Levante, spazio 34A-34B
scultore: Giannino Castiglioni, anno 1918
Monumento Rossi - Riparto XII, spazio 365-366
scultore: Giannino Castiglioni, anno 1956
Monumento Piera Castiglioni - Riparto XII, spazio 236
scultore: Giannino Castiglioni, anno 1912
Edicola Bernocchi - Necropoli 1A
architetto: Alessandro Minali, scultore: Giannino Castiglioni, anno 1936
Edicola Orsi Raschi - Riparto III, spazio 151-152
architetto: Ariodante Bazzaro, scultore: Giannino Castiglioni, anno 1922
Edicola Falck - spiazzo fra i Riparti I, II, III e IV
architetto: Mino Fiocchi, scultore: Giannino Castiglioni, Arrigo Minerbi, anni 1939-1942, 1955
Edicola Campari - Rialzato AB di Ponente, spazio M
scultore: Giannino Castiglioni, anno 1935
Monumento Fontana Roux - Riparto Acattolico spazio 7, campo 2
scultore: Giannino Castiglioni, anno 1925
Monumento Sommaruga Faini - Galleria BG di Ponente Superiore, arcata 60
scultore: Giannino Castiglioni, anno 1935
Monumento Lazzaroni - Rialzato B di Levante, spazio 34A-34B
scultore: Giannino Castiglioni, anno 1918
Monumento Rossi - Riparto XII, spazio 365-366
scultore: Giannino Castiglioni, anno 1956
Edicola Bernocchi - Necropoli 1A
architetto: Alessandro Minali, scultore: Giannino Castiglioni, anno 1936
Edicola Falck - spiazzo fra i Riparti I, II, III e IV
architetto: Mino Fiocchi, scultore: Giannino Castiglioni, Arrigo Minerbi, anni 1939-1942, 1955
Edicola Campari - Rialzato AB di Ponente, spazio M
scultore: Giannino Castiglioni, anno 1935